Le scatolette della serie cinquecento
SCATOLE - BOXES
POLITOYS-M
Made in Italy - Scala 1:43
Aggiornato il 04 Settembre 2015

 

SCATOLE STANDARD FINESTRATE
(WINDOW BOXES)


Le scatolette finestrate possono essere ricondotte a cinque tipologie differenti. Per poterne apprezzare le differenze conviene riferirsi ad un modello prodotto per lungo tempo, che ha quindi avuto modo di utilizzarle tutte. La Ferrari 250 GT Berlinetta, articolo 504, si presta perfettamente allo scopo. Nelle immagini riportate qui sopra e qui sotto i cinque tipi di scatola sono riportati in ordine cronologico dalla prima alla quinta. Nei disegni riportati sulle facce gialle delle scatolette é raffigurato il modello: in genere su una faccia il modello ha le portiere e i cofani chiusi e sull'altra faccia, invece, aperti. Si trovano però frequentemente scatolette con lo stesso disegno (porte e cofani chiusi) su entrambe le facce gialle.

Le scatolette del primo e del secondo tipo, immagine a sinistra, sono dette "TERMOSALDATE". La pellicola trasparente che le riveste all'esterno, saldata termicamente al cartoncino, forma le due finestre laterali che consentono di vedere perfettamente il modello contenuto all'interno. Il loro valore dipende marcatamente dall'integrità della pellicola in corrispondenza delle finestre: le finestre lacerate non sono sostituibili.
La principale differenza tra la tipo 1 e la tipo 2 stà nel fianco nero della scatola: In quella del primo tipo il nome del modello é posto a sinistra della finestra e il codice articolo a destra, entrambi a mezza altezza; in quella del secondo tipo, invece, una nuova scritta "POLITOYS-M" é posta a sinistra della finestra, il codice articolo a destra, ma in basso, e il nome del modello é ora sotto la finestra, allineato a destra.
Le alette di chiusura sono identiche, con scritte orientate verticalmente.
All'interno, il modello é supportato da telaietti in cartoncino confezionati in modo molto artigianale e fissati con punti di cucitrice. Per irrigidire il fragile telaietto del primo tipo sono inserite superiormente e inferiormente due sottili lastrine in polistirolo. Il telaietto é stato poi irrigidito e scatolato: è ora a forma di "U" con "tappo" di chiusura laterale (vedi immagine a sinistra).
La scatoletta del 1° tipo é stata utilizzata solo nel 1965, per i modelli da 500 a 515 (il modello di codice più recente che ho avuto modo di osservare con questa scatoletta é la ISO Rivolta). La scatoletta del secondo tipo é stata utilizzata nel 1965-1966, per i modelli dal 500 al 519. La Rolls, articolo 518, ha un formato più grande (140x54x50
mm anziché 122x49x42 mm).
Le scatolette del primo tipo non dovrebbero mai essere abbinate a modelli con targa nera MI-B090732 o MI-B07032, in quanto queste targhe sono apparse nel 1967

Le scatolette del 3° tipo sono identiche nell'aspetto a quelle del 2° tipo. Differiscono solo perché non sono termosaldate e le finestre in acetato sono incollate dall'interno. Questa soluzione resiste meno al tempo e spesso l'acetato risulta oggi ondulato, con tendenza a staccarsi. Le scatolette termosaldate, invece, ancora oggi resistono meglio e hanno le finestre sempre ben tese.
Sono state usate dalla seconda parte del 1966 alla prima parte del 1967 per modelli di codice dal 500 al 531.
La struttura interna si semplifica ed éd é ormai ridotta a due semplici lastrine di polistirolo. Per evitare che le ruotine solcassero inesorabilmente il polistirolo si interponeva un rettangolo di cartoncino sottile tra le ruotine e la lastrina stessa.
A questo tipo di scatolette é possibile abbinare anche modellini con targa nera tipo MI-B090732, mentre quelli con targa MI-B07032 sono da abbinare preferibilmente alle scatolette del 4° e 5° tipo.


Le scatolette del 4° tipo sono identiche nell'aspetto a quelle del 3° tipo e, quindi, hanno le finestre incollate dall'interno. Differiscono da queste, però, solo perché nelle alette di chiusura le scritte sono state ruotate di 90 gradi per agevolare la lettura. Le scatolette si posano, infatti, sulla faccia gialla per salvaguardare le fragili finestre. Sono state usate nella seconda metà del 1967 ma il modello con il codice più basso ad averle utilizzate é la Fulvia Coupé. Tra l'altro, proprio la Fulvia Coupé ha avuto sempre e solo questo tipo di scatoletta, ma si deve tener conto del fatto che il modellino della Fulvietta é apparso sul mercato con un anno di ritardo rispetto ad altri modellini che hanno codice articolo più alto. In pratica, al momento dell'uscita del modellino la Politoys era già passata alle scatolette del IV tipo.
La struttura interna é ancora composta dalle due semplici lastrine di polistirolo. Cominciano però ad apparire le strisce di spugna, più economiche e pratiche da usare e certamente più efficienti nella protezione dei modelli. A questo tipo di scatolette é possibile abbinare modellini con targa nera tipo MI-B090732 o MI-B07032.

Le scatolette di tipo 1-2-3-4 sono tutte caratterizzate dal logo del primo tipo (con la macchinina, la scritta POLITOYS e il compasso) sulle alette di chiusura.
Questo logo sarà sostituito sulle scatolette del 5° tipo (note come scatole gialle).


La scatoletta del 5° tipo é conosciuta come "SCATOLETTA GIALLA". L'impostazione della faccia finestrata é ancora identica alla scatoletta del tipo II, con la scritta "POLITOYS-M" a sinistra della finestra, ma la parte a destra della finestra è ora del colore giallo delle facce non finestrate. Le alette di chiusura sono anch'esse gialle, con le scritte orizzontali rosse e nere. Le finestre sono ancora in fogli di acetato incollati dall'interno, facilmente sostituibili.
All'interno il modello è avvolto longitudinalmente in una soffice striscia di spugna che tende a ingiallire.
A questo tipo di scatoletta possono essere abbinati i modelli con targa "MI-B07032", lasciando quelli targati MI-B070932 alle scatolette del 4° tipo. Posono contenere tutti i modelli dal 500 al 541, e il modello 546. Non l'ho mai vista per la Fulvietta.

Le scatolette del 5° tipo é caratterizzata dal nuovo logo APS POLISTIL, che del vecchio logo conserva solo l'impostazione triangolare.
Le dimensioni della scatoletta sono le solite: 122x49x42 mm (140x54x50
mm solo per la Rolls Royce e per la Opel Diplomat).

CATALOGHINI INSERITI NELLE CONFEZIONI
TIPO
DA
A
DESCRIZIONE
MOSTRA (CLICCA)
A
500
517
E' il primo cataloghino e risale agli inizi del 1965. Riporta le immagini di 15 modelli, fino all'art. 517, ma mancano la 512 (500 Giardiniera), la 515 (ISO Rivolta) e la 516 (Giulia TZ), annunciate tra quelle previste per il 1966. La previsione si estende fino alla 522, definita "Primula Bianchi" anziché "Primula Autobianchi". Tra l'altro si preannuncia una Opel "Admiral" che, come sappiamo, lascerà il codice 521 alla "Diplomat".
Si osserva, comunque, che solo alcuni dei modelli illustrati saranno consegnabili entro settembre 1965 (esattamente sei modelli, dal 500 al 505). Gli altri nove sono di successiva presentazione, presumibilmente da ottobre a dicembre 1965, dato che non sono nel gruppo di quelli destinati ad aspettare il 1966.
Tra le curiosità si osserva che l'immagine della Ferrari 250 Berlinetta GT (art. 504) raffigura erroneamente una ISO Rivolta, il che dimostra che il lavoro di preparazione della ISO era comunque a buon punto. Si nota, inoltre, che l'immagine della Kadett (art. 510) raffigura la versione berlina, esattamente quella che sarà riportata anche sulle scatolette del I tipo, mentre la versione prodotta sarà sempre e solo la versione coupé.
E, ancora, si osserva che l'immagine della IM3 (art. 508) con le quattro portiere apribili ci lascia tutti a sognare e che l'immagine della 850 coupé lascia intendere che il cofano motore sarà apribile, mentre in realtà non sarà così.
Un'osservazione sui prezzi: 800 Lire il prezzo fissato per i modelli con quattro aperture, 700 lire quello per i modelli con tre sole aperture (Fiat 600, 850 berlina e, presumibilmente, 850 coupé).
Questo cataloghino esiste in due formati diversi, identico nei contenuti e negli "errori"
A/
Bis
500
517

Questo cataloghino riporta le stesse imagini del precedente, ma adotta una diversa impostazione grafica: la parte centrale della prima pagina é su due colonne, la scritta Politoys-M é sulla destra, vicino al marchio Politoys (compasso) assente nel precedente. Anche le previsioni dei tempi di consegna sono identiche, ma questo catalogo segue comunque il precedente (penso di pochi mesi) perché contiene i prezzi di tutte le macchinine.
Cosa strana, la Opel Admiral del catalogo "A" diventa qui Opel Kapitan. Come sappiamo, invece, diventerà in seguito Opel Diplomat.
Le pagine di questo catalogo hanno un formato diverso: sono più strette e molto più alte.
Scansioni inviate dall'amico Massimo Carini, che ringrazio.

 

B
500
517
Anche questo terzo cataloghino riporta le immagini di 15 modelli, esattamente gli stessi del catalogo di tipo A. Risale alla seconda metà del 1965. Presumo che sia stato realizzato sia per avvisare della disponibilità dei nuovi modelli, sia per correggere alcune delle inesattezze elencate sopra. Ora la IM3 ha solo gli sportelli anteriori apribili (fine dei sogni!), la 850 coupé non ha più il cofano motore apribile (e il suo prezzo é ufficiale: 700 lire), la Kadett é stata ridisegnata nella parte posteriore dell'abitacolo e ora é diventata coupé. Anche la Preannunciata Opel Admiral appare ora in elenco come Opel Diplomat. L'immagine della ISO, però, continua ad usurpare il posto della Ferrari Berlinetta! Evidentemente nessuno si era accorto dell'errore, penso perché sia la Ferrari che la ISO erano vetture poco diffuse e pochi le sapevano riconosceredai disegni.
I modelli in "pronta consegna" sono ora quattordici. Solo l'Alfa Romeo 2600 Sprint (art. 514) risulta ancora di prossima presentazione.
Si allunga, però, l'elenco centrale dei modelli della collezione 1966, che ora si estende fino al codice 531, Giulia TI "Gazzella".
C
500
531
Siamo alla fine del 1965, inizio del 1966 e il numero di modelli cresce considerevolmente. Ora sono raffigurati ben 22 modelli, ma l'elenco di quelli preannunciati per il 1966 é ancora cospicuo. Diversi modelli, infatti, hanno preceduto nella presentazione altri modelli preannunciati con numero di serie più basso, ma, evidentemente, ancora in alto mare. Ad esempio, appare in catalogo la Giulia TI Super (art. 523), insieme alla Giulia TI "Gazzella" dei Carabinieri (art. 531). Appaiono anche la Fiat 1100D (art. 526, proposta a sole 600 lire per via delle portiere non apribili), la Simca 1500 (art. 524), la Giulia TZ (art. 516) e la Fiat 500 Giardiniera (art. 512, con il prezzo a 600 lire anche se il disegno la raffigura, erroneamente, con le portiere apribili, incernierate posteriormente)".
Finalmente appare ufficialmente la ISO Rivolta (art. 515) e il nuovo disegno di una Ferrari Berlinetta occupa la posizione 504.
Altri modelli, invece, pur avendo un numero di catalogo più basso appaiono come di prossima presentazione nel 1966: tra questi, la Rolls Royce, la Taunus, la Fulvia Coupé, la Diplomat, la Primula e altre ancora.
D
500
537
Siamo arrivati alla fine del 1966, il numero di modelli cresce ancora anche se alcuni mancano all'appello. Ora sono raffigurati 27 modelli e il più alto numero di catalogo é il 537 della 2600 "Pantera", derivata con pochi investimenti dalla versione civile. I nuovi ingressi sono: la Rolls Royce (518), la Taunus (519), la Bianchi Primula (522, erroneamente raffigurata come versione a quattro porte col piccolo cofano posteriore apribile, mentre la versione prodotta é la tre porte con grande portellone posteriore apribile), la Ferrari Le Mans (525) e la già citata 2600 "Pantera" (537). La Fulvietta e la Diplomat segnano ancora il passo e il modello di codice più elevato tra quelli preannunciati é la Dino Ferrari (art. 536). L'indicazione é per il 1966, ma secondo me il 1966 era ormai trascorso.
Novità anche nei prezzi. La 2600 Sprint e la 2600 "Pantera" sono proposte a 900 lire, la Ferrari 250 Le Mans a 1.000 Lire e così pure la Rolls Royce, ma la Rolls ha l'interno in vellutino e il cofano apribile in due metà, e pesa tantissimo. Quanto alla Le Mans, si intuiscono i tappi carburante apribili, ma non si fa cenno al tettuccio sollevabile dalla parte del passeggero.
La 500 Giardiniera ha ancora le portiere apribili.
E
500
537
Eccoci nel 1967. Il cataloghino preannuncia ancora modelli per il 1966, ma non li elenca perché non ce ne sono più. Hanno solo dimenticato di togliere la scritta rossa dal cataloghino. Capita!
Il numero di codice più alto é ancora il 537 (la 2600 Pantera della Polizia), ma ci sono molti modelli intermedi che prima non apparivano, per cui i modelli raffigurati sono 35. Tre codici sono ancora latenti: corrispondono al 533 (Fiat OSI 1200), 534 (Lola GT) e 535 (Porsche 904).
I nuovi arrivi sono: la Fulvia Coupé (520, finalmente!), la Diplomat (521), la Porsche 912 (527), la Fiat 1500 Ghia (528), la Giulia Canguro (529), la 2600 Zagato (530), La Gran Sport Quattroruote Zagato (532), la Dino Ferrari.
Prezzi: confermati i precedenti prezzi a parte la Ferrari 250 Le Mans, la sette aperture, che passa da 1.000 a 1.200 lire. I nuovi modelli costano ancora 800 lire, ad eccezione della pesantissima Diplomat (1.000 lire), della Dino e della 2600 Zagato (entrambe a 900 lire). Manca il prezzo della Gran Sport, ma dovrebbe essere un po' alto viste le caratteristiche e la complessità del modello, dotato, tra l'altro, di sterzo funzionante.
La 500 Giardiniera ha ancora le portiere apribili.
F
500
537
Il cataloghino di tipo E é durato poco. Si sono accorti quasi subito dell'errore e hanno eliminato la scritta rossa che preannunciava modelli per il 1966, ormai andato da tempo. Siamo in pieno 1967 e non ci sono altre novità. Tolta la scritta, il resto é identico al precedente. Anche il prezzo della Gran Sport Quattroruote Zagato resta avvolto nel mistero. 35 i modelli raffigurati.
G
500
537
Arrivati alla seconda metà del 1967 compaiono due dei modelli ancora latenti e fanno mostra di se alla sommità della pagina, uno a destra e uno a sinistra del titolo: si tratta della Fiat OSI 1200 S (533) e della Lola GT (534). I modelli sono 37 e all'appello manca solo la Porsche 904 (art. 535).
Novità anche sul fronte dei prezzi: sono spariti. Tutti! Compreso quello della Gran Sport, che non é mai apparso nei cataloghini.
H
500
539
Eccoci al 1968. Il cataloghino (penso l'ultimo della serie, ma non si sa mai...) contiene ancora 37 modelli, ma arriva al codice 539 (Lamborghini 350 GT). Non é apparsa la Porsche 904 (art. 535) e quindi deve essere sparito un modello, presente nel precedenta catalogo. Si trova facilmente che la Lambo ha preso il posto della 1100 D, uscita di scena precocemente. Già, la 1100 non aveva riscosso il meritato successo, forse proprio per la mancanza delle portiere apribili, sicura fonte di gioco ed avventura.
Potrebbe esistere qualche cataloghino più recente, ma non l'ho mai visto. Oltretutto su modelli "recenti" quali la BMW 2000CS o la Maserati Quattroporte ho ritrovato sempre questo cataloghino. Ma la Politoys stava iniziando a pensare alle scatolette in plastica, nelle quali inseriva di preferenza la piccola fiche del modello. La presenza del cataloghino risultava un inutile ingombro che nascondeva parte del modello vanificando il senso della bubble box. La sua progressiva eliminazione consentiva anche di ridurre, leggermente, i costi e i tempi (ripiegare quei cataloghini doveva essere fonte di stress per più di un operaio).

SCATOLE SPECIALI
(SPECIAL BOXES)


COFANETTO ROSSO-BLU (1967-1968)
Scatoletta a cofanetto, simile a quella già utilizzata dalla Solido per la Mustang (dal 1966) e per la Toronado (dal 1967).
Il coperchio viene tenuto chiuso con un pezzetto di scotch. All'interno il modello, privo di protezioni, resta fermo perchè appoggiato su una piccola spugnetta gialla, con facce biadesive, che aderisce al fondino del modello e alla scatoletta.
Grafica molto grossolana. Usata solo per la Ferrari Le Mans (art. 525) e per la Miura (art. 552). Scatolette simili sono usate per la serie Disney.

Dimensione: 145x63x57 mm
Logo APS Polistil.


COFANETTO DISNEY (1968-1970)
Scatoletta a cofanetto, simile a quella già utilizzata per la Ferrari Le Mans e per la Miura, ma realizzata con materiale e grafica migliori.
Il coperchio viene tenuto chiuso con un pezzetto di scotch. All'interno il modello, privo di protezioni, resta fermo perchè appoggiato su una piccola spugnetta gialla, con facce biadesive, che aderisce al fondino del modello e alla scatoletta.
Usata solo per la macchina di Paperino (art. 554), Paperone (art. 559) e Topolino (art. 600).

Dimensioni: differenti a seconda del modello.
Logo APS Polistil.


COFANETTO DRAGSTER (1970)
Scatoletta in celluloide con base in cartoncino rosso. Ricorda le scatolette Norev anni '60, ma è prevista una sovrascatola, che le Norev non hanno, entro la quale scorre la confezione in celluloide.
All'interno il fragile modello, privo di protezioni, sbatacchia da una parte all'altra.
Usata solo per il Dragster (art. 602).

Dimensione: 140x72x56 mm
Logo APS Polistil.Il logo é POLISTIL.


SCATOLETTE IN PLASTICA
PLASTIC BUBBLE BOX

Sono comparse nel 1968 con la Ford Mustang (art. 549) e hanno accompagnato nel tempo tutti i nuovi prodotti. Al terminare delle scorte delle scatolette finestrate, le plastic bubble box sono state adottate anche per i modelli già in produzione, per cui tutti i modelli della serie 500 si possono trovare anche con queste scatolette. Si tratta, comunque di produzioni di fine anni '60 o degli anni '70.
Esistono varie serie e ogni serie può essere realizzata in colori diversi, con diverse tipologie di strisce adesive per riconoscere i modelli, con diversi meccanismi di fissaggio dei modelli ecc. Le versioni anni '60 hanno le basi personalizzate: sul fondo si legge, in rilievo, il modello, il codice articolo, il produttore ecc. Le versioni anni '70, invece, sono anonime, uguali per tutti i modelli e, in genere, sono anche alleggerite da grandi aperture sul fondo: entrambi i fattori sono legati all'esigenza di risparmiare sui costi di produzione. Si riportano qui sotto alcuni esempi di questo tipo di scatoletta, senza la pretesa di averle citate tutte..


TIPO I (1968)

Base piatta, omogenea, rivestita in vellutino.
Dalla base emergono i supporti per il modello e due fermi che agganciano la carrozzeria alla battuta delle portiere (si spezzano molto facilmente).
La striscia adesiva col nome del modello e della serie è lucida e spessa.
Una piccola striscia è applicata anche sul lato più preve.
Sul fondo sono riportati, in rilievo, tutti i dati che identificano il modello.
Scatoletta molto costosa, presto abbandonata.
I modelli inseriti in queste scatolette non hanno le sedi di appoggio sul fondino: hanno lo stesso fondino dei modelli con scatola in cartone.


TIPO II (1968-69)

Analoga alla precedente, ma senza il rivestimento in vellutino.
I due fermi per fissare il modello possono essere sostituiti da una fettuccia in plastica semirigida che attraversa il modello da una porta all'altra.
Sul fondo sono riportati, in rilievo, tutti i dati che identificano il modello.
In genere, se è presente la fascetta sono presenti anche i due fermi laterali per evitare lo sfilamento accidentale della base dalla cupoletta trasparente.
I modelli inseriti in queste scatolette non hanno le sedi di appoggio sul fondino: hanno lo stesso fondino dei modelli con scatola in cartone.


TIPO III (dal 1969 in poi)

Base alleggerita da vistose aperture, supporti per il modello di varie tipologie, fettuccia in plastica semirigida che attraversa il modello da una porta all'altra, nessuna indicazione del modello sul fondo della scatola. Striscia adesiva col nome del modello di qualità inferiore.
Sui lati più corti sono presenti i fermi per evitare l'accidentale distacco della cupoletta trasparente dalla base.
E' la scatoletta in plastica più diffusa ed è stata prodotta in vari colori, anche se il bianco domina.
Prodotta soprattutto negli anni '70.
I modelli inseriti in queste scatolette hanno 4 sedi di appoggio sul fondino.



TIPO IV (anni '70)

Base ultra alleggerita. Per il resto analoga alla precedente, ma mancano i due fermi laterali per fissare la base alla cupoletta.
E' tipica della Espada con ruote standard (quella a ruote veloci ha il tipo III).
I modelli inseriti in queste scatolette hanno 4 sedi di appoggio sul fondino.


RIEPILOGO
(La seguente tabella comprende solo le scatolette della cui esistenza sono certo per esperienza diretta.
Potrebbero esistere ed essere state utilizzate scatolette che ancora oggi non ho avuto modo di vedere)

TERMOSALDATE
FINESTRE INCOLLATE
SPECIALI
PLASTICA (BUBBLE BOX)
COD
MODELLO
I
II
III
IV
V
R/BLU
DISN
DRAG
I
II
III
IV
500
ALFA ROMEO GIULIA GT                        
501
MASERATI 3500 GT SEBRING                        
502
FIAT SIATA 1500 TS                        
503
MERCEDES BENZ 230 SL                        
504
FERRARI 250 GT BERLINETTA                        
505
AUTOBIANCHI BIANCHINA PAN                        
506
ALFA ROMEO GIULIA S.S.                        
507
FORD CORTINA                        
508
INNOCENTI MORRIS IM3                        
509
LANCIA FLAVIA SPORT ZAGATO                        
510
OPEL KADETT COUPE'                        
511
FIAT 600 D                        
512
FIAT 500 GIARDINIERA                        
513
FIAT 850 BERLINA                        
514
ALFA ROMEO 2600 SPRINT                        
515
ISO RIVOLTA                        
516
ALFA ROMEO GIULIA TZ                        
517
FIAT 850 COUPE'                        
518
ROLLS ROYCE SILVER CLOUD                        
519
FORD TAUNUS 20M TS                        
520
LANCIA FULVIA COUPE'                        
521
OPEL DIPLOMAT                        
522
AUTOBIANCHI PRIMULA                        
523
ALFA ROMEO GIULIA TI                        
524
SIMCA 1500                        
525
FERRARI 250 LE MANS                        
526
FIAT 1100 D                        
527
PORSCHE 912                        
528
FIAT GHIA 1500 G.T.                        
529
ALFA ROMEO GIULIA CANGURO                        
530
ALFA ROMEO 2600 SZ ZAGATO                        
531
ALFA ROMEO GIULIA CARABIN                        
532
ALFA ROMEO G.S. ZAGATO                        
533
FIAT OSI 1200 S COUPE'                        
534
FORD LOLA GT                        
535
PORSCHE 904                        
536
FERRARI DINO PININFARINA                        
537
ALFA ROMEO 2600 PANTERA                        
538
VOLKSWAGEN 1600 TL                        
539
LAMBORGHINI 350 GT                        
540
FERRARI 275 GTB4                        
541
MASERATI QUATTROPORTE                        
546
BMW 2000 CS                        
549
FORD MUSTANG BERTONE                        
552
LAMBORGHINI P 400 MIURA                        
554
AUTO DI PAPERINO                        
558
LAMBORGHINI ISLERO                        
559
AUTO DI ZIO PAPERONE                        
587
LAMBORGHINI ESPADA                        
593
ROLLS ROYCE CORNICHE                        
595
MATRA 630 SPORT                        
598
ALPINE RENAULT 3L                        
600
AUTO DI TOPOLINO                        
602
DRAGSTER DRAGO