FIAT 2300 S COUPE' GHIA - Art. 23 del 1962
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Con questa 2300 la Mercury volle produrre un modello dalle finiture superiori per poter reggere il confronto con la concorrenza. In effetti vi riuscì. Tutta apribile, riproduzione del motore, calandra in plastica cromata, arredamento interno composto da vari pezzi e non monoblocco, decal per il cruscotto, rivestimento interno delle portiere, fari anteriori e luci posteriori in plastica riportata, paraurti cromati, sospensioni, tinta metallizzata, targa anteriore e posteriore...

I cerchi sono piatti, in metallo lucido. Pneumatici neri, in gomma, con battistrada. Gli assali sono passanti con testa ribattuta "alla Mercury", cioe molto bombata. Presenti le sospensioni. Il fondino è in metallo dipinto di nero opaco con organi meccanici in rilievo. E' fissato con due viti. Il motore è in metallo argentato. La targa può essere TO 437267 oppure TO 510120.

L'arredamento interno, in genere, può essere rosso, grigio chiaro, giallino o marrone, con accostamenti di colore diverso per il pavimento, i sedili e la cappelliera. Interessanti gli interni con colorazioni tipo "chewing-gum", visibili nelle immagini.
Il volante é in plastica nera oppure, più raramente, bianca.


Il prezzo, ovviamente, era elevato: 1500 Lire, molto più elevato di quello di altri modelli della concorrenza. Così, nel 1964 la Mercury mise in produzione la versione semplificata. All'esterno mancano i fari riportati (che si rompevano con grande facilità perché troppo esposti agli urti) e la calandra in plastica cromata. Fu infatti modificato lo stampo e sia la calandra
che i fari furono realizzati direttamente nello stampo. Venivano poi dipinti in argento. Anche le luci posteriori vennero ricavate direttamente nello stampo e poi dipinte di rosso. La targa anteriore venne eliminata, ma quella posteriore rimase salda al suo posto.

All'interno furono eliminati i rivestimenti delle portiere e le decal del cruscotto. Il fondino e il motore furono realizzati in plastica. La cappelliera ora é in plastica e ha un rivetto necessario per fissare meglio la cerniera del cofano posteriore. Il bagagliaio ha perso il rivestimento.

All'interno il nuovo modello é certamente più povero, ma all'esterno secondo me é più bello. Troppo spesso i modelli della prima serie si presentavano con i fari sbocconcellati e, comunque, la nuova calandra è certamente più bella di quella in plastica (anche se non ha la stessa definizione di quella del modello prodotto dalla Solido, che almeno per quel dettaglio é insuperabile).
In ogni caso, la più ridotta tiratura della seconda serie rispetto alla prima rende oggi il modello della seconda serie più ricercato e costoso. Il brutto anatroccolo é diventato un cigno!

SCATOLETTE

- Standard: è la classica scatoletta gialla e rossa con l'immagine di una 2300 rossa molto ben disegnata e colorata, con pneumatici neri e pavimento stradale marroncino. Può ospitare modelli della I e della II serie.

- Seconda serie: A fine produzione la 2300 é stata commercializzata con la scatoletta rifatta, più rara, ma molto più brutta della precedente. L'immagine raffigura ancora una 2300 rossa, disegnata e colorata grossolanamente, con ruote a fascia bianca e pavimento stradale grigio. Ospita modelli della II serie.

PRIMA SERIE (1962) - FARI RIPORTATI





SECONDA SERIE (1964) - FARI STAMPATI







Le scatolette del I e II tipo



COLORI POSSIBILI

Blu medio metallizzato
Blu notte metallizzato
Grigio argento metallizzato
Grigio medio metallizzato
Bronzo dorato metallizzato

Bianco
Celeste chiarissimo
Grigio chiarissimo
Grigio medio
Rosso
Rosso scuro


LA PRIMA SERIE
Un bel modello blu notte, quasi nero, con sedili giallo "chewing-gum". Notare la cappelliera in metallo, il pavimento grigio, il tappetino bagagli del colore dei sedili. Il fondino può essere in metallo verniciato di nero. All'interno dei parafanghi posteriori si intravvede il grigio della cappelliera in metallo: é un modello della prima serie.
Un bel modello color bronzo dorato con interno rosa "chewing-gum". E' il materiale utilizzato, più che il colore, a rendere questo effetto "gomma americana" ai sedili. Un altro modello bronzo dorato, con interno verde "chewing-gum": sedili, pannelli delle portiere, tappetino bagagliaio. Foto inviata dall'amico Enzo Caiazzo, che ringrazio.

LA SECONDA SERIE
I serie (rossa) e II serie (grigia). Notare il cruscotto spoglio del modello della II serie, privo della decal che impreziosiva l'aspetto dei modelli della I serie. La II serie (grigia) ha perso il pannello delle porte (gli accessori sono stampati). La cappelliera, ora in plastica, ha un rivetto per tenere la molla ferma cofano.
Fari stampati (II serie, modello blu) e fari riportati (I serie, modello rosso). Nel modello I serie anche la calandra é non é più applicata la targa anteriore. Il fondino della II serie (modello blu) é in plastica nera, ma é uguale a quello (in metallo verniciato di nero) della I serie. I paraurti sono sempre in metallo cromato.
Confronto tra la I e la II serie. Fari e calandra della I serie (modello rosso) sono in plastica, mentre quelli della II serie (modello blu) sono stampati e dipinti in argento. Le luci posteriori laterali nella I serie (modello grigio) sono in plastica rossa, nella II sono stampate e verniciate di rosso. Nella II serie manca sempre la targa anteriore.

LA SCATOLA DI MONTAGGIO
La 2300 S è stata prodotta nel 1963 anche in scatola di montaggio (foto sopra e sotto), con tanto di istruzioni per il montaggio. All'interno, nei due scomparti, si trovano le bustine trasparenti contenenti tutti i pezzi per montare il modello in versione completa (comprese le decal del cruscotto). La carrozzeria del modello raffigurato nelle foto non è verniciata. Ogni tanto si trovano confezioni con la carrozzeria già verniciata. Difficile sapere se sono originali o se qualcuno ha riempito la confezione con i pezzi di un modello finito (il valore della scatola di montaggio è molto superiore a quello di un modello completo).