LANCIA FULVIA BERLINA - Art. 33 del 1963
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Molto bella. La Fulvia era la "piccolina" della Lancia, ma era una macchina ben costruita, per niente utilitaria: si facevano viaggi da gran signori. Un mio zio l'aveva comprata, di colore bianco, del primo tipo proprio come questa, con il classico interno in panno Lancia, grigio, e con i piccoli vetrini triangolari antivento posti in alto, alla sommità del montante centrale. L'unica cosa che non mi piaceva per nulla era il tachimetro a tamburo rotante, come quello utilizzato sulle Citroen: io ho sempre avuto un debole per gli strumenti Smith montati sulle Jaguar.

Il modello prodotto dalla Mercury é dotato di portiere apribili (con le cornici dei finestrini), ma non ha altre aperture. Diciamo che pur non classificandosi tra i modelli più appetibili per i ragazzini era comunque abbastanza ben fatto e ben rifinito: quattro fari strass, luci posteriori con decal che riproducono perfettamente quelle vere, targa, rivestimentio interno delle portiere nello stesso colore e nello stesso materiale dei sedili, splendidi paraurti in metallo cromato, cerchi torniti piatti ad assale passante ecc. Anche i modellini "giocati", con varie mancanze di vernice, hanno paraurti e cerchi perfetti, e la maggior parte di essi ha ancora le decal sui fari e la targa.

La calandra, stampata con la carrozzeria, è dipinta accuratamente in argento. Il fondino, realizzato in metallo e con gli organi meccanici in rilievo, è dipinto di nero ed è fissato con due viti con la testa a taglio. Presenti, ovviamente, le sospensioni realizzate con la classica lamina in acciaio armonico fissata alla parte superiore del fondino. E presenti, come si é detto, anche le targhe: la più comune é la solita "TO 510120" ma spesso si trova anche la "TO 813415" (targa usata anche per la Fiat 124), la "TO 911826" e perfino targhe milanesi, "MI A02564", sulle versioni più recenti.

L'interno è in genere rosso oppure giallo, con volante nero in plastica, trafitto dal classico chiodo centrale, la cui testa simula il pulsante del clackson (anche se la Fulvia di mio zio aveva l'anello centrale all'americana).

Nel 1965 la Mercury apportò una prima semplificazione: sparirono i pannelli in plastica di rivestimento interno delle portiere e gli accessori dei pannelli stessi (braccioli, maniglie ...) furono stampati insieme alla portiera.

Nel 1967 la Mercury apportò la seconda semplificazione, questa volta più sostanziale: vennero eliminati i bei cerchi torniti sostituiti da quelli verniciati in argento, molto più economici e l'intero fondino venne argentato. Furono eliminate le decal delle luci posteriori, che da allora furono semplicemente dipinte di rosso, fu adottato un volante cromato in sostituzione di quello nero e i sedili vennero realizzati con una plastica di colore molto pallido, quasi biancastro. Fortunatamente la maggior parte delle Fulvia furono prodotte prima del 1967. I modelli dell'ultima serie furono prodotti solo nei colore blu e rosso.

SCATOLETTE

- Standard: è la classica scatoletta gialla con l'immagine di una Fulvia rossa. Di lato, un piccolo foro consente di vedere il colore del modello presente all'interno della confezione.

- Special Velox: E' la scatoletta azzurrina con vetrina in celluloide su due lati e con spalletta per infilzare la scatola nelle rastrelliere. La scatoletta è "generica" e il nome del modello appare solo sulla striscia adesiva di colore blu scuro applicata sotto la finestra laterale. E' stata utilizzata solo nell'ultima produzione.

RINGRAZIAMENTO

Ringrazio l'amico collezionista Enzo Caiazzo per le immagini dei modelli con scatola tipo Special Velox.










 

 



COLORI POSSIBILI

Verde smeraldo metallizzato
Blu scuro
Blu elettrico intenso
Blu medio metallizzato
Azzurro carta da zucchero metallizzato
Grigio argento metallizzato
Avorio chiaro
Grigio chiarissimo
Bianco latte
Rosso
Rosso scuro


LE VERSIONI INIZIALI (SCATOLA GIALLA)
La differenza tra i modelli della I e della II serie é nelle portiere: con pannellino in plastica nella prima serie e con gli accessori stampati in fusione nella seconda serie I serie, portiere rivestite, II serie, portiere stampate, III serie, portiere stampate.
Le luci della I e II serie hanno le decal, quelle della III serie sono solo verniciate.
Tre possibili targhe: "TO 813415", "TO 510120" (è la più comune), "TO 911826". Le targhe Mercury sono di buona qualità e resistono al gioco. Le luci un po' meno. Il fondino, in metallo verniciato di nero, con due viti con la testa a taglio. Verrà verniciato con pittura argentata nella terza serie, simulando una più costosa cromatura

LA VERSIONE SEMPLIFICATA DEL 1967 (SCATOLA SPECIAL-VELOX)
Il confronto tra un modello della prima serie (con i pannelli alle portiere e il volante nero) e uno della terza serie (portiere stampate, volante cromato, sedili bianchi). Le belle ruote della I e II serie, in metallo tornito, e le più economiche ruote della III serie, in metallo argentato. Il modello blu ha scatola Velox, ma con ruote in gomma.
Le luci posteriori di un modello I serie, con le belle decal, a confronto con le luci semplicemente verniciate del modello della III serie. Anche la targa peggiora. Il fondino dei modelli della I e II serie é nero, quello dei modelli della III serie è verniciato con pittura argento. Lo stampo del fondino é rimasto lo stesso.