Proprio bella la 230 SL, nota a tutti con
il nomignolo "Pagoda" o "Pagodina" per la caratteristica
forma del tettuccio rigido (hard-top).
Nelle foto si vede la versione grigio metallizzato con hard-top dello
stesso colore, ma in plastica. La si trova comunemente in altri colori
metallizzati, quali il rosso scuro, il verde-oro, il blu medio e il
verde medio, e non metallizzati, quali il bianco, il rosso e il blu
scuro. I cerchi ruota sono sempre dipinti dello stesso colore. Spesso
si trovano versioni con capote in colore contrastante con quello della
carrozzeria (vedi, nelle foto, il modello rosso metallizzato e, più
giù, quello azzurro metallizzato), ma l'effetto scenico è,
in genere, inferiore. Questa grigia, con interni rossi e volante nero,
secondo me, è la più elegante. Guardando la foto qui
sotto, a sinistra, si nota anche un piccolo trucco che conferisce
al modello un maggiore realismo: il fondo della calandra è
stato dipinto di nero opaco, proprio come nel modello vero. Spettacolare!
Il modello dispone di sospensioni. Gli organi meccanici nel vano motore
sono dipinti di nero e pure nero è il fondino, con organi meccanici
in rilievo e due viti con testa a taglio per fissarlo alla scocca.
I paraurti, molto belli, sono in metallo cromato. Posteriormente è
presente la targa: in questo caso la Mercury ha abbandonato la targa
Torino e ha adottato una più appropriata targa tedesca: "S-PM
837". Le luci posteriori sono tipo decal; i fari anteriori sono
in plastica trasparente. Da notare che l'hard-top non è staccabile.
La scatoletta è stata utilizzata anche per il modello soft-top,
con la dicitura CONVERTIBILE sull'aletta di chiusura.
LA CONCORRENZA
Qui sopra, due immagini della Pagodina prodotta dalla danese TEKNO
nel 1965, Art. 929. Tutta apribile, compreso il cofano motore. Molto
bella e, soprattutto, molto simile al modello Mercury nelle proporzioni
e nel tettuccio non integrato nella carrozzeria. Anche la TEKNO, come
la Mercury, produsse contemporaneamente la versione roadster con capote
aperta, Art. 928 del 1965.
Qui sotto, due versioni nostrane: a sinistra la versione POLITOYS-M
del 1965, Art. 503, e, a destra, la versione Politoys Fibre-glass
del 1966, Art. 90. La versione in metallo è dotata di quattro
aperture e dispone di ruote a raggi (in foto, quelle della prima versione).
La versione in fibra di vetro dispone, invece, delle sole portiere
apribili e anch'essa ha le ruote a raggi. La Politoys non produsse
mai la versione roadster, né con la capote chiusa, nè
con quella aperta: il tettuccio è sempre ottenuto nella stessa
fusione del resto della carrozzeria.
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