FIAT 850 BERLINA - Art. 38 del 1964
MERCURY 1/43 HomePage  
     


Qui in italia un po' tutti gli ex ragazini degli anni sessanta sono affezionati alla Fiat 850 perché le loro storie si sono spesso intersecate con quelle di questa economica vettura. Il modellino prodotto dalla Mercury, per la sua semplicità costruttiva e per la sua mancanza di grandi pretese, rispecchia appieno l'immagine dell'auto vera. Forse proprio perché così semplice è anche facile da trovare in buone condizioni, e senza spenderci una fortuna.

L'unica possibilità di aprire qualcosa è concentrata sul cofano anteriore, il bagagliaio, e lo si trova inesorabilmente vuoto. La necessità di contenere i costi ha impedito alla Mercury di realizzare qualche set di valigie o qualche accessorio sportivo specifici per questo modello. D'accordo, non stiamo parlando di una Maserati o di una elegante Lancia Flavia Coupé. Ma almeno il volante potevano metterlo! Senza il volante come si può guidare? Ne avevano tanti a disposizione, sia della serie in scala 1/43 che delle ultime versioni in scala 1/48, non dovevano certo commissionarne uno alla Nardi o alla Moto-Lita. Niente. Ne hanno ricavato uno finto, stampato in rilievo sulla plancia in plastica, del colore del cruscotto, dei sedili e del pianale del bagagliaio. Ma non lo si può afferrare... che rabbia. Qualcuno ha pensato di aprire il modellino e di dipingere di nero il bordo in rilievo che sostituisce il volante. Hey, l'effetto non é niente male!

Niente strass, niente mascherine riportate, ruote semplificate (le classiche Mercury leggermente bombate e ad assale passante) ma i paraurti sono davvero splendidi, allo stesso livello di quelli della Fulvia o della Flavia Coupè, in metallo cromato in modo esemplare, al punto che anche i modellini molto giocati spesso si presentano con paraurti immacolati. Ma non cantiamo vittoria: già nella seconda serie i paraurti sono decisamente più economici, almeno nella cromatura.

Già, esistono più serie, ma grossolanamente le possiamo raggruppare in due principali gruppi:

- PRIMA SERIE: si riconosce anche da lontano perché la cappelliera è quadrettata, come una trapunta. Aprendo il cofano notiamo che il piano di appoggio è a righe longitudinali. Le ruote sono quelle standard, con pneumatici in gomma, e la targa é in genere la "TO 510120". Il fondino, sempre nero opaco, può essere di due tipi, con o senza il numero di catalogo "38". Questo perchè lo stesso fondino doveva accompagnare anche la versione Abarth OT 1000, che ha il codice "42".

- SECONDA SERIE: lo stampo dell'interno è stato rifatto e la cappelliera e ora rugosa, puntinata. Il pianale del bagagliaio è liscio. Le ruote sono inizialmente le stesse della prima serie, ma quasi subito vengono adottate quelle sportive della coupé e dell'Abarth. Il fondino é nero lucido, senza il codice articolo, e nelle ultime produzioni é cromato. La cromatura dei paraurti é di qualità più economica. Anche la gamma colori é variata: Appare il giallone, l'arancio e anche il rosso assume una maggiore vivacità. Targhe torinesi "TO 510120", "TO 813415", "TO 911826" e milanesi "MI A02564".

SCATOLETTE

- Standard: è la classica scatoletta rossa con l'immagine di una 850 blu, senza sfondo. Di lato, un piccolo foro consente di vedere il colore del modello presente all'interno della confezione.


- SPECIAL: A fine serie la 850, come molti altri modelli, é stata commercializzata con la scatoletta generica rossa della serie Special, con vetrina in celluloide su due lati. Per riconoscere il modello (come se non bastasse l'ampia vetrinetta in celluloide) venivano applicate due decal: la prima, applicata alla base della vetrinetta, riportava il logo Mercury e la scritta "ART. N. 38"; la seconda, applicata sulla parte superiore della scatola, raffigurava il modellino evidenziandone la possibilità di aprire il cofano anteriore.


PRIMA SERIE - CAPPELLIERA A QUADRI




SECONDA SERIE - CAPPELLIERA RUGOSA




 

 




COLORI POSSIBILI

Blu scuro
Blu medio metallizzato
Grigio argento metallizzato
Rosso (chiaro o scuro)
Arancio
Giallone
Bianco panna


Due modelli della prima serie, targati "TO 510120". Si apprezza la buona proporzione delle forme e gli splendidi paraurti. Il modello blu ha il finto volante dipinto di nero. Gli stessi modelli della foto precedente. La cappelliera "trapuntata" a scacchi li fa classificare come prima serie. Notare ancora una volta l'effetto del volante dipinto.
A confronto, un modello della prima serie, rosso più scuro, e uno della seconda serie, rosso più chiaro. Interni marrone e ruote sportive sono tipici della seconda serie. La cappelliera a scacchi (I serie) e quella puntinata della II serie. Notare nella II serie la targa più recente e la cromatura dei paraurti di livello decisamente inferiore.
A confronto, le ruotine bombate di un modello della prima serie, blu, e quelle più sportive di uno della seconda serie, rosso. Esistono alcune varianti di cerchi II serie. Il piano del bagagliaio è a righe longitudinali nei modelli della prima serie (modello blu), liscio in quelli della seconda (modello rosso).
Il fondino, inizialmente nero opaco, diventa lucido con la seconda serie (foto sopra). Sarà poi cromato nell'ultima produzione (scatolette vetrinate serie Special). Qui sopra, da sinistra, fondino nero opaco iniziale (I serie), fondino nero opaco senza codice articolo (I serie), fondino cromato senza codice articolo (II serie, fine serie).