Quanti bei colori pe la piccola berlina FIAT.
Nell'ordine: grigio medio metallizzato con interni rossi, blu metallizzato
con interni gialli, bianco con interno rosso, rosso pastello scuro
con interno avorio, rosso arancio con interno marrone, arancio con
interno rosso, blu scuro pastello con interno giallo. La smontabilità
del modello consente altri abbinamenti tra colore della carrozzeria
e colore dei sedili. La seconda serie ha una gamma colori molto ridotta:
il rosso pastello e l'arancio pastello.
L'unica parte apribile è il cofano anteriore, con fondo del
bagagliaio rivestito in plastica dello stesso colore dei sedili edell'interno.
I paraurti sono in metallo cromato, molto ben realizzati. Fari anteriori
stampati e dipinti in argento, come il piccolo stemma frontale. Luci
posteriori dipinte di rosso o di arancio. Ruote bombate lisce cromate,
Sospensioni. La targa, di solito, è la classica "TO 510120",
oppure la "TO 911826". Su alcuni modelli é stata
applicata la targa "TO 813415". Il
fondino della prima serie (prodotta dal 1964 al 1965) è verniciato
di nero e riporta il numero di catalogo "38". Successivamente
il numero di catalogo é stato eliminato perché il fondino
veniva utilizzato anche per l'Abarth OT 1000, che ha il numero 42.
La seconda serie, prodotta dal 1966 ha il fondino cromato e i cerchi
tipo lega della OT 1000. Il fondino é sempre fissato con due
viti con testa a taglio.
Scatoletta rossa con foro per vedere il colore del modello.
Blu metallizzata (interno rosso) e rosso pastello (interno giallo):
sono forse i colori più comuni con cui è possibile trovare
questo modello. Entrambe molto belle, con le ruote bombate lisce cromate
e targa "TO 510120". In quella blu si nota un sapiente ritocco
(non credo di fabbrica, perchè non l'avevo mai visto) al volante.
Come noto, il modello non dispone di un volante vero e proprio: il
volante è stampato in rilievo su una protuberanza del cruscotto.
Aprendo il modello (che non è rivettato) e dipingendo di nero
il rilievo del volante si ottiene un effetto molto realistico, come
se il volante ci fosse realmente (vedi le foto).
Blu metallizzata (questa volta con interno giallo) e grigio argento
(interno rosso). Targa "TO 510120" per entrambe. Molto comuni,
ma davvero belle.
Nelle foto qui sopra il confronto tra la
850 della prima e della seconda serie (del 1964 e del 1966 rispettivamente).
Le differenze sono sia all'esterno che all'interno. All'esterno: il
fondino nero della prima versione diventa cromato nella seconda versione,
perdendo il codice articolo (zone cerchiate nella foto qui sotto)
e assumendo le ruote con cerchi tipo lega leggera identici a quelli
della Abarth OT 1000. La seconda serie ha targa "TO 911826"
e il rosso della carrozzeria é più acceso. All'interno:
lo stampo dell'arredamento interno é stato rifatto: la cappelliera
non ha più la quadrettatura ma é puntinata e il rivestimento
del bagagliaio ha perso la listellatura parallela della prima serie.
Gli allestimenti interni sono ora di colore marrone. Peccato che la
Mercury abbia perso l'occasione per dotare il modello di un volante
più dignitoso.
Ecco qui una versione color arancio con interno
rosso, una via di mezzo tra la prima e la seconda serie. La targa
è "TO 813415". Il modello ha il fondino nero, ma
le ruote sono quelle tipo lega leggera della coupé e della
spider. L'abbinamento non è necessariamente frutto di manipolazione
(pur sempre possibile) perché senz'altro molte 850 berlina
della prima serie sono uscite dalla fabbrica a fine 1965 con le ruote
in lega, probabilmente dopo che erano terminate le scorte delle ruote
lisce cromate e in previsione della completa trasformazione del modello
nella seconda serie che le ha adottate in via definitiva.
A fine serie, anche la 850, come molti altri
modelli, é stata commercializzata con la scatoletta generica
della serie Special. Per riconoscere il modello (come se non bastasse
l'ampia vetrinetta in celluloide) venivano applicate due decal, visibili
nelle foto qui sopra: la prima, applicata alla base della vetrinetta,
riportava il logo Mercury e la scritta "ART. N. 38"; la
seconda, applicata sulla parte superiore della scatola, raffigurava
il modellino evidenziandone la possibilità di aprire il cofano
anteriore. Il resto del modello é identico a quello tradizionale
della seconda serie, con le ruotine tipo "lega leggera"
e il fondino cromato e senza codice articolo.
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