FIAT ABARTH OT 1000 - Art. 42 del 1965
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Certamente Karl Abarth, austriaco naturalizzato italiano, faticava più della Mercury per produrre le sue splendide creature: modificava collettori e scarichi, sostituiva gli alberi a camme e le valvole, aumentava la cilindrata, spostava il radiatore in posizione anteriore e aggiungeva anche il radiatore per l'olio, modificava l'assetto, sportivizzava i sedili e i cruscotti ecc. ecc. La Mercury, invece, ha semplicemente ripreso il modello della Fiat 850 berlina, ha montato i cerchi in lega della coupé, ha applicato sul frontale la decal con mascherina e lo stemma Abarth e ha sostituito i fari stampati con quelli strass. Sulle fiancate ha applicato un numero di gara e la classica striscia rossa con la punta arrotondata e... il gioco è fatto. Non c'è traccia della storica marmitta a doppio scarico e non c'è traccia nemmeno di un decoroso volante sportivo: è rimasto quello squallido abbozzo di volante stampato in rilievo sulla plastica del cruscotto. Persino il fondino reca ancora il numero di serie 38 della versione normale. Solo con la seconda serie, nel 1966, ha perso del tutto il numero 38, senza mai acquisire il 42. Tuttavia il modellino, prodotto nei colori bianco (molto Abarth) e grigio metallizzato, è molto bello e ha un fascino particolare.


Qui sotto, due modelli apparentemente identici, uno del 1965 (prima serie) e uno del 1966 (seconda serie). La differenza é solo nel fondino, verinciato di nero in entrambe le macchinine, ma con il codice articolo 38 nella prima serie e senza codice articolo nella seconda. La scelta fu adottata per consentire allo stesso fondino di essere installato sia sulla "38" che sulla "42".



Il modello ha il cofano motore apribile e ci sono le sospensioni. Il fondino, in metallo verniciato di nero e con organi meccarici in rilievo, è fissato con due viti con la testa a taglio. Di elevata qualità i due paraurti cromati, in metallo. Le ruote riproducono i cerchi in lega leggera e possono essere opache o cromate. I fari anteriori sono a diamantino mentre quelli posteriori sono dipinti di rosso. Sulle fiancate è visibile la scritta "FIAT ABARTH 1000" e, sulle portiere, il numero di gara: 132. Sul frontalino, lo stemma Abarth e la scritta in campo rosso. Posteriormente, la targa è sempre la stessa: "TO 510120".


In queste foto è visibile la scatoletta che ha accompagnato le ultime versioni di questo modello. E' molto rara.



Le ultimissime produzioni sono state commercializzate anche con la scatoletta generica Special "Velox", ma il modellino é rimasto immutato e non ha mai adottato le ruotine veloci.