JACK'S DEMON DRAGSTER - Art. 69 del 1969
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Verso la fine degli anni sessanta un po' tutti i costruttori si sono cimentati nella produzione di dragster, vetture elaborate vistosamente che partecipavano a gare di accelerazione da fermo, in genere su distanze molto brevi (da 400 a 1000 metri). Ruote posteriori mastodontiche, ruote anteriori da calesse, roll-bar, motori a vista con tubi di scappamento cromati, verniciature sgargianti con decal vriopinte, nomi da brivido ecc. Ne ha prodotto la Politoys (ultimo modello della serie "M"), la Mebetoys (avevano anche il paracadute posteriore per frenare, un po' come gli F104), la Corgi Toys e così via. Anche la Mercury ne costruì uno, ricavandolo dalla FIAT Balilla Coppa d'Oro (art. 70 del 1968). Eccolo qui, in due colorazioni diverse, ma esistono anche altri colori. Ognuno è libero di giudicare secondo i propri gusti, ma a me non piace più di tanto: preferisco le vetture stradali.



Della Balilla sono rimaste le portiere apribili. Il fondino è nero, con una sola vite di fissaggio e con particolari meccanici in plastica cromata. Il Volante è di tipo aeronautico, cromato.
Motore e scarichi sono in plastica cromata che squama senza ritegno, lasciando chiazze nere (vedi gli scarichi del modello verde nella vista dall'alto).
Difficile trovarne qualcuna con tutte le decal a posto: erano veramente fragili, specialmente quelle sulle portiere. Nel complesso questo modello non raggiunge quotazioni elevate e vale molto meno della Balilla da cui trae origine.


Qui sopra un primo piano dell'interno e del roll-bar. Sulla destra, la scatoletta finestrata.
Sotto, i due fondini a confronto.