Verso la fine degli anni sessanta un po'
tutti i costruttori si sono cimentati nella produzione di dragster,
vetture elaborate vistosamente che partecipavano a gare di accelerazione
da fermo, in genere su distanze molto brevi (da 400 a 1000 metri).
Ruote posteriori mastodontiche, ruote anteriori da calesse, roll-bar,
motori a vista con tubi di scappamento cromati, verniciature sgargianti
con decal vriopinte, nomi da brivido ecc. Ne ha prodotto la Politoys
(ultimo modello della serie "M"), la Mebetoys (avevano
anche il paracadute posteriore per frenare, un po' come gli F104),
la Corgi Toys e così via. Anche la Mercury ne costruì
uno, ricavandolo dalla FIAT Balilla Coppa d'Oro (art. 70 del 1968).
Eccolo qui, in due colorazioni diverse, ma esistono anche altri
colori. Ognuno è libero di giudicare secondo i propri gusti,
ma a me non piace più di tanto: preferisco le vetture stradali.
Della Balilla sono rimaste le portiere apribili. Il fondino è
nero, con una sola vite di fissaggio e con particolari meccanici in
plastica cromata. Il Volante è di tipo aeronautico, cromato.
Motore e scarichi sono in plastica cromata che squama senza ritegno,
lasciando chiazze nere (vedi gli scarichi del modello verde nella
vista dall'alto).
Difficile trovarne qualcuna con tutte le decal a posto: erano veramente
fragili, specialmente quelle sulle portiere. Nel complesso questo
modello non raggiunge quotazioni elevate e vale molto meno della Balilla
da cui trae origine.
Qui sopra un primo piano dell'interno e del
roll-bar. Sulla destra, la scatoletta finestrata.
Sotto, i due fondini a confronto.
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