Anche la Mercury volle produrre una serie
di modellini di auto d'epoca, ed iniziò proprio con questa
bella Balilla "Coppa d'Oro". Rimase unica e l'idea fu presto
abbandonata perchè non incontrò il favore del pubblico.
Altre aziende detenevano saldamente il mercato. Gli stampi furono
poi utilizzati per realizzare il Dragster "Jack's Demon",
art. 69.
Il modello, però, è simpatico e totalmente apribile:
cofano motore (diciamo asportabile, più che apribile), bagagliaio
(con ruota di scorta), portiere. Il cruscotto con gli strumenti è
realizzato in carta spessa lucida che, in genere, resiste alle "intemperie"
e ai maltrattamenti. Il volante è in metallo: viene voglia
di ruotarlo per verere se le ruote sterzano davvero, come sulla Gran
Sport Zagato della Politoys-M, ma questa opzione non è stata
offerta dai progettisti Mercury.
Dei due modelli fotografati qui sopra (foto grande), quello sulla
destra è precedente. Lo si riconosce perchè superiormente
la cornice del radiatore è liscia e non presenta il "dente"
centrale. La primissima serie (subito modificata) aveva una diversa
cornice del parabrezza ed è più rara. La versione più
diffusa, diremmo standard, è quella col dente sul radiatore.
Vedere, a proposito, anche le due foto qui sotto.
Il colore, in genere, è il "rosso Alfa", ma esistono
delle versioni di un giallo caldo e carico, molto più rare.
L'amico collezionista Davide Cardinale ci manda le immagini di questa
versione, recuperata in Germania ad un mercatino. Grazie Davide.
Il modello dispone di sospensioni e ruote in gomma. Il fondino in
metallo, sempre nero, mostra gli organi meccanici (coppa dell'olio,
cambio, albero di trasmissione e differenziale) cromati. La capottina
in posizione di chiusura non è mai stata prodotta.
Qui sopra le due versioni del modello viste
di tre quarti, posteriormente. La prima versione è quella a
sinistra. riconoscibile anche per la leva del cambio più corta
e verticale. Entrambe sono prive della targa, ma hanno la decal col
simbolo dell'Italia sul parafango posteriore destro. Spesso il modello
si trova senza targa, ma all'origine la targa era prevista ed era
"TO 29826" oppure "TO 28415" (notizia confermata
dall'amico collezionista Denis, frequentatore del forum, che invia
le belle immagini riportate qui sotto. Grazie Denis).
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