ALFA ROMEO GIULIA TI - Art. 523 del 1966
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La Giulia, vettura sostitutiva della ormai datata Giulietta, fu prodotta dall'Alfa Romeo in circa un milione di esemplari, dei quali oltre 570.000 in versione berlina quattro porte. Grandissimo successo, dunque, dovuto alle eccellenti prestazioni e all'immagine di berlina sportiva che sapeva generare sul mercato. "Disegnata dal vento", recitava la pubblicità. E infatti l'aerodinamica era eccezionale e consentiva alla vettura di superare in velocità tutte le concorrenti dell'epoca, anche quelle dotate di motorizzazione più potente. E poi le "Gazzelle" dei Carabinieri e le "Pantere" della Polizia erano Giulia. Se questi particolari utenti, caratterizzati dall'obbligo di arrivare il più presto possibile in qualunque punto, avevano scelto la Giulia...

Tutte le principali fabbriche di macchinine si cimentarono nella riproduzione della Giulia e quasi tutte sia in versione civile, sia in versione militare o in versione sportiva. La più bella di tutte é forse quella della Edil Toys, dotata di quattro portiere apribili, ma anche quella della Dinky é particolarmente riuscita. Poi metterei la Mebetoys, quarta la Politoys e quinta la Mercury. La Politoys sarebbe anche più bella della Mebetoys, ma l'inclinazione del vetro posteriore é sbagliata. La Mercury, da parte sua, ha l'intero montante posteriore sbagliato e la coda dell'abitacolo ricorda più quella di una "1750" che quella di una Giulia: le manca il tettuccio spiovente.

Il modello, comunque, é molto ben fatto, con mascherina in plastica cromata arricchita da quattro fari strass di diversa dimensione, paraurti cromati, luci posteriori dipinte di rosso. All'interno, sedili ribaltabili, volante in plastica nera, leva del cambio cromata. Cofano anteriore e bagagliaio apribili, con riproduzione cromata del propulsore. Sospensioni a lamina metallica. Fondino nero, in metallo, fissato con una sola vite, posteriormente. Ruotine con pneumatici in gomma. Sul fondino si legge "GIULIA", sulla scatoletta "GIULIA TI". Si tratta, comunque, di una 1600.

I colori possibili sono tre, tutti metallizzati: il verde "Politoys", il blu acciaio, entrambi facilmente reperibili, e il blu elettrico, molto più raro. L'arredamento interno é inizialmente rosso oppure marrone scuro. Le ultime serie conservano il rosso, ma il marrone é ora più chiaro.

PARTICOLARI
PRIMA SERIE

Targa "MI 7141" bianca, tipo decal, ruote piatte a 5 asole, interno rosso o marrone scuro, scatola termosaldata del II tipo.
SECONDA SERIE

Targa "MI B090732" nera, in carta, ruote sagomate 11 fori, interno rosso o marrone scuro, scatola del III o IV tipo.
TERZA SERIE

Targa "MI B07032" nera, in carta, ruote sagomate 11 fori, interno rosso o marrone chiaro, scatola del IV tipo.
Non ho mai visto per questo modello scatolette termosaldate del I tipo, né scatolette del V tipo. Ho visto, invece, quelle in plastica del III tipo.






ALCUNI ESEMPI

PRIMA SERIE
(Ruote piatte, int. rosso, targa "MI 7141", box II)
PRIMA SERIE
(Interno rosso, ruote piatte, targa "MI 7141")
PRIMA SERIE
(Ruote piatte, int. rosso, targa "MI 7141", box II)

SECONDA SERIE (Scatola del IV tipo,
interno rosso, ruote 11 fori, targa "MI B090732")
TERZA SERIE (Scatola del IV tipo,
interno chiaro, ruote 11 fori, targa "MI B07032")
Sopra: ultimissima serie, scatola in plastica.
Sotto: il fondino della Giulia, con una sola vite.

Ringrazio l'amico e collezionista Uccio Silesu, fonte inesauribile di informazioni sui modellini Alfa Romeo, per la preziosa collaborazione.
Sue sono le immagini di alcuni modelli fotografati in questa pagina, tra cui ricordo la versione con scatoletta in plastica, e sue sono le immagini seguenti,
che dimostrano con quale sincera passione coniughi la storia dell'Alfa Romeo con quella delle macchinine.