LAMBORGHINI ISLERO - Art. 558 del 1969
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La Islero, presentata al Salone dell'Auto di Ginevra del 1968, ebbe il compito di sostituire la 400 GT, vettura ormai datata e poco confrontabile con la modernissima Miura. Io sono sempre stato affascinato dalla 400 GT e ricordo che l'uscita della Islero fu causa di grandissima delusione. Ero quasi offeso con la Lamborghini per aver lasciato "morire" una vettura così bella, realizzata dalla Carrozzeria Touring. Dello stesso avviso furono molti altri e la Islero non ebbe grande fortuna: fu prodotta solo nel biennio 1968-69 in soli 225 esemplari. La sostituì la Jarama, a mio parere decisamente più brutta. Dopo alcuni anni, doveva essere il 1972 o giù di lì vidi la Islero dal vivo, blu scuro metallizzato con interno in pelle nera: era straordinariamente bella. Non mi stupisco affatto che Ferruccio Lamborghini la scelse come sua auto personale.

La Islero, quindi, era bellissima, ma rendeva poco in fotografia. Anche la Islero Politoys non é particolarmente fotogenica, ma prendendola in mano ci si accorge che proprio non é un gran che e che il tempo delle Politoys-M stava progressivamente estinguendosi. Sembra impossibile che l'azienda che proprio in quel tempo aveva stupito tutti con il modellino della Miura abbia potuto produrre, contemporaneamente, questo modello. Siamo in quell'area di mezzo che ha separato la serie "M" dalla serie "E" (Export). Quell'area in cui regnava l'incertezza del futuro e ci si piegava alle richieste del mercato e alle ruotine veloci. Fortunatamente le ruotine, almeno inizialmente, divennero "veloci" solo con la riduzione della sezione degli assi delle ruote: la Islero ha gli assi a spillo. Le ruote ancora per un po' restarono belle, con cerchi specifici e pneumatici in gomma. Ben presto però anche le ruote diventarono degli squallidi oggetti di plastica dura.

Ma cosa manca a questa Islero? Forse poco, forse tanto. Il cofano posteriore non é più apribile, le luci posteriori non sono più in plastica ma semplicemente dipinte di rosso (anche sui modelli rossi!), il motore non é dettagliato e composito come quelli dei modelli precedenti, i fari retrattili sono tra i più brutti che si siano mai visti in scala 1/43, i paraurti fanno parte del fondino e non hanno più le lucide cromature di una volta, la scatoletta di cartoncino non esiste più, sostituita dalla cosiddetta "bubble box", che é l'equivalente delle ruotine veloci applicato alle scatolette, i montanti anteriori sono troppo spessi ecc. ecc. Come potevano bastare alcune decal (per altro bruttissime e improponibili) per nobilitare un giocattolo economico? Oltretutto Ferruccio Lamborghini non voleva che le sue vetture partecipassero a corse automobilistiche. Che ci fa la decal "Dunlop" tra i fari o la striscia quadrettata sul cofano e sul tetto? Per non parlare della scritta Lamborghini sulle portiere e della scritta Islero sul cofano. Un giocattolo, nient'altro che un giocattolo.

Per completezza segnalo la presenza di due tipi di fondino. Quello della prima produzione é nero, con organi meccanici in rilievo e con gli scarichi in plastica cromata. Quello successivo, il più diffuso, é cromato e gli organi meccanici (albero motore, differenziale, scarichi ecc.) sono in plastica nera. Penso si sia passato a questi fondini per avere un tutt'uno con calandra, paraurti, portatarga ecc., cioé per risparmiare.

Gamma colori: il più comune é il rosso arancio, seguito a poca distanza dal giallo. Meno comuni (ma non rari) il colori metallizzati: oro, blu acciaio e blu (tutti visibili nelle foto più giù). Interni sempre e solo neri.

Scatolette: bubble box del III tipo, quelle con apertura centrale. La base in genere é bianca con striscia di carta rossa. Marchio "Polistil".

PARTICOLARI
FARI A SCOMPARSA
Premendo a fondo il pulsantino i quattro fari restano in posizione di apertura. Agendo sui fari stessi, tornano in posizione di riposo. Altre ditte hanno utilizzato dispositivi migliori.
PARTIC. COMUNI
Il volante e leva del cambio sono cromati. Le ruote, ad asse di sezione ridottissima per ridurre l'attrito, hanno cerchi tipo Lamborghini e pneumatici in gomma.
Targa "MI B07032".

Ringrazio l'amico collezionista Uccio Silesu per alcune delle immagini pubblicate e per la sua sempre preziosa consulenza.








ALCUNI ESEMPI

Sopra: le versioni blu acciaio metallizzato e blu metallizzato. Sotto: le versioni rosso arancio e
oro metallizzato (foto gentilmente inviate dal collezionista Uccio Silesu, che ringrazio)
Sopra, il fondino del primo tipo, nero.
Sotto, il fondino del secondo tipo, cromato.

La scatoletta del III tipo, marcata Polistil
Manca la possibilità di aprire il bagagliaio
Sopra, la versione ruote veloci (Foto di M. Casali)