L'AUTO DI TOPOLINO - Art. 600 del 1969
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Il modello, realizzato su disegni originali della Walt Disney, fa parte di quella serie di tre macchinine con le quali la Politoys tentava il rilancio, emulando altri costruttori dell'epoca. Si tratta, quindi, di un'auto di fantasia, che tutti conosciamo per averla vista innumerevoli volte sulle pagine di Topolino: la "113" di Topolino: una cabriolet di medio rango, situata tra l'economica "313" di Paperino e la pomposa "coupé de ville" di Zio Paperone.

La prima versione ha la carrozzeria in metallo, portiere apribili, volante cromato, leva del cambio cromata, fondino cromato avvitato con due viti con la testa a taglio, cromate anch'esse. Sospensioni e ruote in gomma. Il modello é contenuto in una scatoletta "speciale", a cofanetto. Per tenerlo fermo all'interno della bellissima scatoletta si è adottato lo stesso sistema usato anche per la Miura e per la Ferrari 250 Le Mans: un piccolo tampone morbido e spugnoso, adesivo su due facce opposte.

Esistono anche versioni successive (serie W) simili, ma non serie "M". Valgono di meno. Hanno le ruote veloci e la carrozzeria può essere tutta in metallo oppure in metallo e plastica (ultima serie, con fondino in plastica cromata). Ricordo che a parte le auto di Paperino, Zio Paperone e Topolino, che fanno parte della serie "M" (anche se poco hanno da condividere con gli altri modelli), nelle produzioni successive, marcate Polistil e/o Politoys, sono state realizzate le vetture di Pippo, di Archimede Pitagorico, di Nonna Papera, di Ezechiele Lupo, della Banda Bassotti, di Paperinik ecc. Ma a me piace limitare il discorso alle tre vetture della serie "M". Le altre mi interessano poco.


PARTICOLARI

Notare la possibile inversione dei colori del gruppo cruscotto-sedili e della capottina
Il fondino, cromato, é fissato con due viti cromate. Notare la "spugnetta" che aderisce alla scatola.
La scatoletta speciale per questo modello, simile a quella della "Paperino" e della "Paperone".