Le macchinine
di Monsieur Veron |
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NOREV
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Made in
France
scala 1:43 |
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Citroen 2CV AZ Luxe
Art. 56 del 1961 |
UPDATED 1 Novembre 2010
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FIAT 600 D
Art. 61 del 1962 |
Fino agli inizi degli anni cinquanta le macchinine erano soprattutto giocattoli e molto spesso non rappresentavano delle vetture realmente esistenti, ma al massimo si ispiravano ad alcune forme reali. Erano realizzate nei materiali più disparati, ma soprattutto in latta verniciata, in legno, in gesso e in leghe metalliche. Negli anni cinquanta però la massiccia motorizzazione e lo sviluppo di nuove tecnologie e di nuovi materiali determinarono una radicale rivoluzione: i ragazzini, infatti, volevano che le loro macchinine somigliassero il più possibile alle auto su cui viaggiavano o su cui sognavano di viaggiare. E l'industria fu ben in grado di soddisfare questa nuova richiesta del mercato. Nacquero così molte nuove piccole aziende, spesso poco più che artigianali, e i loro prodotti, dopo aver assolto la funzione di fare divertire i futuri automobilisti, sono oggi oggetto di caccia da parte dei collezionisti di tutto il mondo. |
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Citroen 2CV AZ Luxe
Art. 56 del 1961 |
Una bellissima riproduzione della 2CV, priva di parti apribili, ma con il tetto di colore diverso, i fari cromati e un efficientissimo molleggio. | |
Citroen 5 HP 1926
Art. 46 del 1958 |
Graziosa riproduzione di una piccola
auto d'epoca
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Proprio negli anni cinquanta, in Francia, Monsieur Joseph Veron, dipendente di un'azienda produttrice di oggetti in materiale plastico, decide di mettersi in proprio sfruttando proprio la sua particolare conoscenza sulla lavorazione dell'acetato di cellulosa, un materiale che poteva essere facilmente iniettato a pressione negli stampi e con il quale era possibile riprodurre in modo fedele anche piccoli dettagli di ogni modello. Inoltre, con questa tecnologia non era necessario procedere alla verniciatura dei modelli: il materiale, infatti, poteva essere ottenuto direttamente nei vari colori e si presentava liscio e lucido. Ciò assicurava un basso prezzo di vendita e, di conseguenza, un'ottima prospettiva di successo. | ||
Citroen DS21
Art. 158 del 1969 |
Ben sei aperture, riproduzione del motore, molleggio alla francese... cos'altro si potrebbe pretendere da un modellino in resina della fine degli anni sessanta. Bellissimo. Vien voglia di salirci e di andare via. | |
Peugeot 404 berlina
Art. 51 del 1962 |
Ancora un modellino con sei aperture, riproduzione del motore, molleggio alla francese... casualmente dello stesso colore del precedente. Bellissimo anche questo, anche se io preferisco la DS21. | |
Nacque così la Norev (nome ottenuto leggendo da destra a sinistra il cognome del suo fondatore) e nel 1953 uscì il primo modellino, una Simca Aronde, in Rhodialite, nome industriale dell'acetato di cellulosa usato da Veron, con il fondo in metallo. Ovviamente, come in tutti i modellini che venivano prodotti in quegli anni, mancavano dettagli quali l'arredamento interno, le sospensioni e i vetri. Ma col tempo anche i modellini Norev si arricchirono di questi e di altri particolari che in precedenza si pensavano impensabili. Basta pensare alle quattro portiere apribili della Citroen DS21 e della Peugeot 504, o al tetto scorrevole e ai vetri discendenti rispettivamente della Peugeot 404, della Austin 1100 e della MG 1100. | ||
Peugeot 404 berlina Modello molto ben fatto. Le porte e i cofani non si aprono. In compenso si apre il tetto: scorre davvero! Peccato che gli spessori lo rendano poco realistico, ma poche altre case hanno fatto cose simili. |
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Peugeot 404 "Familiale"
Art. 28 del 1964 Versione S.W. del modello precedente. E' sparito il tetto apribile, ma è apribile il portellone posteriore. |
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Peugeot 404 coupé Ancora una Peugeot, ancora una 404, questa volta in versione coupé. Apribili solo le portiere. |
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Simca 1000
Art. 57 del 1962 La piccola-grande utilitaria francese (unica 4 porte sotto il milione di lire) è qui ben riprodotta senza parti apribili. L'ho avuta vera, per alcuni anni, e ricordo ancora che il vento forte laterale rendeva impegnativa la guida. |
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Simca 1500 Art. 79 del 1963 Bella macchina la Simca 1500. Qui è ben riprodotta nella sua prima versione. Io preferivo la seconda versione, quella con i due fendinebbia nella calandra. Quella il vento non riusciva a spostarla. |
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Ovviamente le prime autovetture ad essere state riprodotte sono di marca francese, ma nel catalogo Norev comparvero quasi subito anche modellini di auto italiane, inglesi, tedesche e perfino americane. Nelle fotografie che ho riportato in questa pagina, tutte scattate da me, appaiono modelli di varia nazionalità, ma tutti realizzati in Rhodialite e con fondino in plastica nera dal 1958 al 1970. Alcuni hanno parti apribili, altri no: soprattutto i modellini della fine degli anni sessanta sono ricchi di aperture; ciò li rende affascinanti (pensiamo soprattutto ai veri iniziali destinatari dei modelli) ma più fragili. | ||
Panhard 24 BT
Art. 85 del 1965 |
Tutta apribile questa Panhard, versione più modelrna
ed aggiornata della PL17, col motore a due cilindri.
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Simca 5
Art. 24 del 1965 |
Tutta apribile questa simpatica utilitaria franco-italiana.
Si tratta di una Fiat Topolino (Fiat 500A costruita in Francia). Il
modello è molto bello e ringrazio l'amico collezionista leccese
Paolo Tondo per le belle foto.
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Renault R4 Fourgonette
versione "TELE ABONNEMENT LOCATEL" Art. 65 dal 1963 in avanti (fino al 1975 circa) |
La R4 Fourgonette, con portiere e portellone posteriore apribili, è stata prodotta in una quindicina di versioni: nelle foto, la versione "Locatel". Un modello veramente molto bello. | |
La Rhodialite, infatti, ha la tendenza a deformarsi col tempo e con la temperatura, e questa tendenza si amplifica nei modelli meno rigidi, e quindi soprattutto nei modelli apribili e privi del tetto (spider e cabriolet). In questo caso è difficile chiudere bene le portiere o i cofani, e il modello appare decisamente "vissuto" anche se invece non ha mai "giocato". Normalmente, invece, i cofani e le portiere combacciano perfettamente e assicurano un aspetto molto realistico al modello: spesso è difficile capire se il cofano o il bagagliaio sono veramente apribile oppure no. | ||
Renault R8 Art. 68 del 1962 Modello ben proporzionato, nessuna apertura, morbide sospensioni. |
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Renault R10 Art. 9 del 1966 Cofano posteriore apribile, con riproduzione del motore. Bagagliaio anteriore apribile. Sospensioni. |
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Renault R16
Art. 3 del 1965 Cofano anteriore apribile, con riproduzione del motore. Bagagliaio apribile. Sospensioni. |
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Nell'acquistare Norev d'epoca, quindi, occorre ispezionare
per bene il modello per verificare la presenza di eventuali deformazioni
che deprezzerebbero drasticamente il modello. Un altro difetto delle
Norev (e di tutte le altre marche dell'epoca) è la precaria tenuta
delle cromature eseguite sulla plastica dei paraurti o dei cerchioni,
che si anneriscono. I cerchioni (e le gomme) sono un punto debole cui
si pose rimedio nella seconda metà degli anni sessanta. Quasi
sempre perfette ed efficienti, invece, le sospensioni, dal morbido effetto
"alla francese". AUTO ITALIANE Ma analizziamo ora alcuni modelli di auto italiane prodotti dalla Norev, particolarmente ricercati proprio dai collezionisti nostrani non tanto per motivazioni di spirito nazionalistico quanto perchè si tratta di modellini veramente molto ben riusciti. |
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Lancia Flavia Art. 145 del 1968 |
Una delle più belle riproduzioni di Lancia Flavia, decisamente superiore a quella della Politoys Plast e, forse, anche a quella Mercury. Dispone di cofani apribili e riproduzione del motore. |
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Ferrari 275
GTB 4 Art. 142 del 1970 |
Splendido modellino, totalmente apribile. Le ruote sono del nuovo tipo, molto più belle di quelle montate prima sulle Norev. Può stare tranquillamente alla pari con altri modelli die-cast della stessa berlinetta. |
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FIAT 1100 D Art. 36 del 1964 |
Splendido modellino, ben proporzionato. Non ci sono parti apribili. Ottimo molleggio. Fari anteriori gialli, alla francese. Targa nera. | |
FIAT 500 Jardiniere Art. 20 del 1965 |
Splendido modellino, ben proporzionato. Non ci sono parti apribili. Ottimo molleggio. Fari anteriori gialli. Targa posteriore ricavata nello stampo e, quindi, dello stesso colore della carrozzeria. Targa anteriore nera. Il tettuccio (apribile solo nell'auto vera) è zigrinato: peccato che non sia verniciato di nero. | |
FIAT 600 D
Art. 61 del 1962 |
Splendido modellino, ben proporzionato.
Non ci sono parti apribili. Ottimo molleggio. Fari anteriori gialli.
Targa posteriore ricavata nello stampo e, quindi, dello stesso colore
della carrozzeria. Targa anteriore nera.
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Le tre FIAT riprodotte qui sopra sono senz'altro tra le più belle riproduzioni FIAT eseguite negli anni sessanta, anche se prive di aperture. Il realismo dei modelli è accentuato dalla buona riproduzione dei paraurti cromati e dalla presenza delle linee che disegnano i deflettori sulle portiere. Peccato per le targhe posteriori della 500 e della 600: i modelli avrebbero senz'altro meritato targhe nere del tipo decal. I fari gialli, alla francese, creano un effetto gradevole. | ||
Alfa Romeo Giulietta
Sprint Art. 11 del 1958 |
Il modello è del 1958 e per questo non dispone ancora dell'arredamento interno. Il modello è ben proporzionato. Brutta la simulazione del lunotto termico. Fari cromati. | |
Esaminiamo ora alcuni modelli di auto tedesche. |
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Porsche 911
Targa Art. 141 del 1970 |
Molto bella e totalmente apribile: 2 portiere, cofano motore e bagagliaio. Il roll-bar nero tende a scolorire. Proporzioni perfette. Avrebbe meritato ruote più sportive. |
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DKW Junior Art. 37 del 1964 |
Auto poco diffusa in Italia. Il modellino è ben proporzionato, privo di parti apribili. |
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Mercedes Benz
220 SE Art. 49 del 1961 |
Bel modellino, ben proporzionato. Non ci sono parti apribili. Ottimo molleggio. Fari anteriori cromati. | |
Opel Rekord "A"
Art. 1 del 1966 Con il numero 1 una bella riproduzione della Opel Rekord 2 porte, completamente apribile e con la riproduzione del motore. Sospensioni. |
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Volkswagen 1500
Art. 63 del 1962 Questa Volkswagen 1500 è del 1962 ed è ben proporzionata. E' però priva di aperture, di vetri e di arredamento interno. |
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AUTO INGLESI Passiamo alla descrizione di alcuni modellini di auto inglesi. La Jaguar berlina è molto ben fatta, ma non l'ho mai avuta e quindi non ho le foto. |
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Austin 1100
Art. 89 del 1965 |
Modellino che riproduce, fedelmente,
la Austin 1100 (nota da noi come Innocenti I4). Porte e cofani non si
aprono, ma i vetri laterali sono realmente scorrevoli e discendenti,
soluzione adottata all'epoca anche da altre marche (Corgi, Dinky ecc.).
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MG 1100
Art. 90 del 1966 |
La vettura differiva dalla Austin
1100 per la calandra (in stile MG), le migliori prestazioni e la rifinitura
interna. Il modello, di conseguenza, è simile al precedente,
compresi i vetri discendenti.
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Ford Cortina Art. 84 del 1964 |
Modello ben fatto, dotato di portiere
apribili, paragonabile a quello realizzato in quegli anni dalla Politoys
nella serie "Plast" (Microminiature Politoys).
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Ford Consul
315 Art. 74 del 1964 |
Modellino che riproduce, fedelmente,
FORD Consul 315, vettura caratterizzata dalla particolare inclinazione
del lunotto, come la Ford Anglia, la Citroen AMI6 ed altre. Nessuna
apertura.
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La Norev ha prodotto anche
veicoli americani. Qui sotto si riportano due esempi. Seguono modelli
di altri paesi europei
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Chrysler New Yorker |
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Chevrolet Corvair Monza Art. 69 del 1963 Altro bel modello, dotato di sospensioni ma privo di parti apribili. |
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Vespa 400 Art. 18 del 1958 Microvettura italo-francese riprodotta anche da altri marchi dell'epoca. Con vetri, ma senza arredamento interno. |
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Volvo P1800S Art. 44 del 1963 Bellissimo Coupé svedese, noto soprattutto per la serie televisiva "The Saint", sapientemente riprodotto dalla Norev. Niente parti apribili, ma rispetto assoluto delle proporzioni. |