Aggiornato il 27 Ottobre 2011 Mai come in questi ultimi anni il collezionismo di modellini obsoleti scala 1:43 ha raggiunto livelli di frenetica passione. Diciamo la verità: negli anni sessanta i modellini erano giocattoli per ragazzi che venivano però comprati di buon grado dai genitori perchè, sotto sotto, piacevano anche a loro. Alcuni genitori, poi, li compravano direttamente per se stessi innescando collezioni sempre più voluminose e interessanti. La ricerca dei pezzi mancanti è sempre stata un grosso problema. A volte si facevano centinaia di chilometri solo perchè si era sentito dire che in tal posto qualcuno aveva, e forse vendeva, uno o più dei modelli cercati. Per risolvere il problema sono nati i mercatini, presi letteralmente d'assalto dai collezionisti. Oggi i mercatini sono in calo: c'è eBay e un enorme mercato è entrato nel salotto di casa, via Internet. Una volta superate le diffidenze iniziali rimane solo l'imbarazzo della scelta e il rammarico di non poter comprare tutto quello che si vede. Eseguendo una ricerca tematica con la sola parola chiave "corgi", nella sezione giocattoli e modellismo, in tutti i paesi del mondo, vengono trovati circa 10.000 lotti diversi con aste scadenti nell'arco di una settimana: circa 1400-1500 lotti al giorno!! E' anche difficile e stancante fare le proprie scelte. Ma d'altra parte siamo sicuri che qualunque modellino stiamo cercando ci passerà davanti nell'arco di pochi giorni. Se, invece, si concentra la propria attenzione su una collezione "limitata", si può effettuare una ricerca dei "pochi" pezzi che interessano e la cosa è molto divertente e rilassante. Una delle collezioni oggi più interessanti per la pregevolezza del materiale, la tenuta del valore nel tempo, per il limitato ingombro e per l'illimitato fascino che riscuote in tutto il mondo è senz'altro la famosa serie "100" della francese Solido. Solo un centinaio di modellini uno più bello dell'altro! Tutti prodotti dalla fine degli anni cinquanta ai primissimi anni settanta, proprio il periodo per me più affascinante, come appare chiaro leggendo anche altre pagine di questo sito. In realtà qualche numero non è stato
mai prodotto, ma alcuni altri sono stati assegnati a modelli diversi
con la numerazione "bis": ad esempio il 113 è la Fiat
Abarth da record e il 113bis è la Ford Thunderbird cabriolet.
Certo, se ci si appassiona veramente poi si ricercano le varianti di
colore e la collezione salta subito i 1000 pezzi, ma la ricerca può
essere fatta con maggiore tranquillità e si possono cercare le
varianti dei soli modellini che più ci piacciono. Qui sotto alcune
varianti di colore della Aston Martin DB5 (#130). La serie "100" è una serie molto variegata. La Solido ha numerato più o meno progressivamente tutti i modellini di qualunque tipo essi fossero: vetture stradali, auto da corsa, auto d'epoca, pullman ecc. Solo in seguito (negli anni settanta-ottanta) ha cominciato a numerare le serie, differenziandole per tipologia. Così la splendida Bugatti 41 Royale del 1930, modellino n. 136 del 1964 è diventato n. 4136 negli anni ottanta, perdendo tra l'altro in qualità. Questa possibile re-numerazione crea a volte delle
difficoltà ai collezionisti: rifacendosi sempre alla Royale #136,
è normale che uno la acquisti per 30-40 euro se in perfetto stato
e con la scatoletta originale grigia marcata "2" (con gli
interni rigorosamente rossi come nella foto qui sotto). Ma se, aprendo
il pacco che il postino ci ha appena consegnato, scopriamo di aver acquistato
a quel prezzo una "4136" ci sentiamo presi in giro: la 4136
vale molto di meno (5-10 euro) e non fa parte della nostra collezione
anche se per un osservatore inesperto è uguale alla 136. Ci sono modellini per tutti i gusti nella serie
"100". Gli appassionati di vetture da corsa troveranno molte
vetture sport e varie Formula uno, prodotte in vari colori, in genere
con il pilotino al posto di guida e con i numeri di gara e altre decal
di decorazione. Spesso le decal erano fornite su foglietti inseriti
nella confezione, lasciando all'acquirente il compito di posizionarle,
se lo riteneva necessario: vedere ad esempio le foto del n. 187, Alfa
Romeo 33/3. Ciò ovviamente crea qualche perplessità nel
riconoscere le decal vere da altre aggiunte liberamente dal proprietario
e può erroneamente fare pensare a varianti di fatto inesistenti.
Ma anche nei primi modellini, tutti con decal applicate in fabbrica,
si registrano varianti: i numeri di gara possono essere grandi o piccoli
(ad esempio sul n. 107 - Aston Martin 3,5 L), alcune strisce possono
esserci o meno ecc. Qui sotto, varianti di decal sulla Giulia TZ (art.
148). Per gli appassionati di auto d'epoca la collezione
"L'Age d'or" offre alcune interessantissime riproduzioni facenti
parte della serie "100". Sono in tutto 9 modellini, tutti
splendidi (vedi le foto). Due di questi, le Mercedes Benz SS del 1928,
rappresentano lo stesso modello, una volta in versione con la capote
chiusa (n. 132) e l'altra con la capote aperta e il parabrezza ribaltato
(n. 137). Secondo me, però, il massimo del fascino
degli anni sessanta si ritrova nei modellini della serie "G.T.
Grand Tourisme". Riporto qui un particolare del catalogo Solido
che li rappresenta tutti insieme. Un altro gruppo di modelli super apprezzati e super
ricercati è quello delle cabriolet (spessissimo con guidatore
e sempre con sospensioni e fondo rivettato). Il loro valore supera di
solito i 100 euro se completi di scatola: la Mercedes 190 SL (n. 105),
l'Alfa Romeo Giulietta spider (n. 106), la Peugeot 403 cabriolet (n.
108, vedi foto più giù, con quattro varianti di colore),
la Renault Floride (n. 109), la Simca Oceane cabriolet (n. 110) e la
Ford Thunderbird cabriolet (n. 113bis). Sono modellini strepitosamente
belli che non possono mancare in una collezione di qualità. Mi
sembra giusto ricordare, a questo proposito, che la Giulietta spider
ha una guidatrice e non un guidatore. E' stata prodotta anche senza
guidatore, ma se trovate al volante un guidatore di sesso maschile potete
stare sicuri che è stato aggiunto dal proprietario. Non sono
rari i casi in cui guidatori delle versioni Verem, prodotte su stampi
solido, sono stati trasferiti sulle Solido per non lasciare incompleto
il modello: occhio, quindi, ai pilotini dai colori troppo vivi e lucidi,
che sanno di fabbricazione recente. E occhio anche ai modellini "re-edition",
che spesso si distinguono solo dalle verniciature più "moderne"
e dalla scritta sulla scatola. Alla seconda metà degli anni sessanta si devono i modellini della serie "haute fidelité": La Maserati 3,5 L Frua (nota come "Mistral") n. 139 e la Panhard 24 BT n. 143. La prima è abbastanza comune e la si trova a circa 50-60 euro; la seconda, più rara, vale 70-100 euro. Con questi modelli il marchio Solido si avvicina ai nuovi standard imposti dalle altre marche, ma il fascino iniziale comincia ad appannarsi. Una produzione dalle caratteristiche personali piano piano si piega alle leggi di mercato. Sono modellini splendidi, questo è certo, ma anche la Mebetoys ha fatto una Mistral paragonabile a questa e la Dinky Toys ha realizzato la 24BT. Discorso simile si può fare per altri modelli
più recenti. Ad esempio la Mangusta De Tomaso (n. 166) è
stata fatta anche dalla Dinky Toys (senza le portiere apribili ma, forse,
più bella) e dalla Corgi Toys (senza aperture ma con il simpatico
e originale meccanismo di sbloccaggio del blocco telaio-motore-sospensioni
utilizzato anche sulla Lotus Elan S2). E, ancora, la Citroen SM, con
motore Maserati, n. 184, che non è bella come l'analoga prodotta
ancora una volta dalla Corgi Toys, che ha in più il bagagliaio
apribile con la cappelliera sollevabile. Tante altre cose si potrebbero dire su questa splendida
serie "100" ma queste pagine sono soprattutto discorsive e
non hanno la pretesa di sviscerare ogni possibile argomento tecnico
sull'argomento. Mi sento però di consigliare agli appassionati
di visitare il sito internet "Les Jouets Solido" dedicato
ai modellini Solido delle serie "100" e "10". In
esso si troveranno varie informazioni sui cataloghi Solido, sull'abbinamento
modelli-scatole, sulle varianti ecc. L'indirizzo è http://www.jouets-solido.net.
Vale la pena andarlo a visitare. Grazie, cari amici, per aver letto queste pagine e per aver seguito fin qui il mio lavoro. Spero di aver fatto per voi qualcosa di utile e interessante. |
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