Questo terzo modello, prodotto dal 1963, é una versione derivata dalla versione con codice art. 1 sostituendo la capote (qui ripiegata) ed eliminando le cinghie di cuoio che la tenevano "tesa" nella versione chiusa. Resta immutata, quindi, la descrizione generale

Corpo vettura in metallo pressofuso (zamak) basamento, parafanghi, capote, arredamento interno ecc. in plastica nera o colorata (cruscotto).
Ruote con cerchi in plastica e pneumatici in gomma scolpita con grande realismo. I parafanghi sono rimasti gli stessi, con le feritoie per il passaggio delle cinghie, ma il numero di serie é stato corretto, anche se appare rovesciato. Appare, nel fondino il tubo di scappamento, che viene subito adottato anche sulla versione chiusa.

Il modello veniva inizialmente venduto con la scatoletta in cartoncino rivestita da una pellicola trasparente termosaldata, che crea due vetrinette circolari da cui é possibile vedere il colore del modello contenuto all'interno.
Successivamente la confezione é stata impreziosita (il modello lo meritava) e si é passati alla scatola in plastica (vetrinetta) composta da base (in genere grigia) e cupoletta squadrata in plastica trasparente. La vetrinetta veniva poi inserita in una scatoletta di cartone con finestra laterale molto ampia. La confezione era generica e il nome del modello appariva solo su una striscia adesiva, in carta, applicata alla parte trasparente e parzialmente visibile anche quando la scatoletta in plastica era inserita in quella in cartoncino.

Vettura costruita dal 1911 fino al 1918 in 684 esemplari. Il modello riprodotto dalla DUGU é custodito al Museo Giovanni Agnelli di Torino (al tempo Museo Carlo Biscaretti di Ruffia).

Specifiche tecniche
Carrozzeria: torpedo a 6 posti
Motore: 4 cil. verticali, monoblocco
Cilindrata: 5.702 cmc
Potenza: 55 CV a 1.700 giri/min
Accensione: a magnete
Frizione: a dischi multipli
Cambio: 4 velocità + retromarcia
Trasmissione: cardanica
Peso: 1.100 kg
Velocità: 95 km/h

Caratteristica di questo modello fu la presenza dell'impianto elettrico, dal 1915, che consentiva l'illuminazione notturna con lampade elettriche.

Una di queste vetture, chiamata "Saetta del Re", fu approntata per il Re Vittorio Emanuele III che la utilizzò per le visite al fronte nella prima guerra mondiale e che poi proseguì la sua carriera fino ai primi anni quaranta.

Il modello é stato prodotto in tre colori differenti: il rosso mattone, il verde scuro e il grigio topo. I parafanghi, i sedili e la capote sono sempre di colore nero. Il gruppo del cruscotto può essere grigio scuro (modello grigio) oppure marrone (modello rosso), come si vede dalle foto più sù in questa colonna.