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FIAT 130 HP F2 "GRAND PRIX" 1907

Art. 4 - 1964
DESCRIZIONE DEL MODELLO...







PARTICOLARI...

Questo splendido modello, prodotto dal 1964, ha portato la DUGU al vertice tra i produttori di modellini per collezionisti. Nessun altro produttore, infatti, poteva vantare una simile ricchezza di dettagli sapientemente riprodotti: strumentazione, cinghia ferma cofano in cuoio, serpentini e tubazioni carburante in rame, trasmissione a doppia catena in ottone, funzionante, pannellature laterali in tela, pneumatici scolpiti in gomma, ecc. ecc. Più si guarda il modello, più si possono apprezzare queste ed altre raffinatezze, trovandone sempre di nuove. Eccezionale. Paragonabile a modelli prodotti a mano da abili modellisti, ma al prezzo di circa 2000 Lire.

La ricchezza di dettagli rende ovviamente il modello molto fragile. E' meglio conservarlo in una vetrinetta e limitarsi ad osservarlo. Se cade si autodistrugge!
Difficile da reperire in perfette condizioni e ancora più difficile riuscire a farselo consegnare dai servizi postali senza che il trasporto lasci il segno, a volte indelebile.
Da acquistare solo da altri collezionisti: solo loro sono in grado di spedirlo assicurando la giusta protezione al nostro acquisto. Deve essere impacchettato da chi lo fa col cuore.
Rinnovo il suggerimento già dato in altre schede: acquistate modelli perfetti! Se non siete modellisti non smontatelo e non cercate di ricavare un modello buono da due modelli difettosi. Eventuali pezzi staccati possono essere reincollati, ma utilizzando collanti per modellismo, non l'Attak.

Due tipi di scatoletta: la prima in cartoncino, con finestre rotonde e pellicola esterna termosaldata; la seconda, in plastica, con base colorata (in genere grigia) e coperchio quadrato tipo plexiglass. La scatoletta in plastica é racchiusa in una scatola esterna in cartoncino sottile, generica e un po' fragile.

Corpo vettura in metallo pressofuso (zamak) basamento, particolari del motore, sedili, radiatore ecc. in plastica, striscia di vero cuoio per la cinghia ferma cofano.
Ruote con cerchi in plastica e pneumatici in gomma scolpita con grande realismo.







... E DELL'AUTO VERA I COLORI

Il modello riproduce la vettura che vinse il Gran Premio di Francia (a Dieppe, nel 1907) condotta da Felice Nazzaro. Erroneamente viene chiamata "F2" come se F2 fosse il modello. In realtà al G.P. di Dieppe parteciparono tre vetture Fiat che, sui rispettivi radiatori, recavano la dicitura F1, F2 e F3. La F2 vinse e la F1 e la F3 si ritirarono. La F1 guidata da Vincenzo Lancia, si ritirò dopo 9 giri per rottura della frizione; la F3, guidata da Louise Wagner si ritirò al terzo giro per noie alla distribuzione. Il modello riprodotto dalla DUGU é custodito al Museo Giovanni Agnelli di Torino (al tempo Museo Carlo Biscaretti di Ruffia).
Specifiche tecniche
Motore: 4 cil. verticali, separati
Cilindrata: 16.320 cmc
Potenza: 130 HP a 1.600 giri/min
Accensione: a magnete
Frizione: a dischi multipli
Cambio: 4 velocità + retromarcia
Trasmissione: a doppia catena
Peso: 1.025 kg

Felice Nazzaro, nel 1907, vinse anche la Targa Florio, in Sicilia, e la Coppa dell'Imperatore (sul circuito del Taunus, in Germania). A Dieppe percorse i 10 giri del circuito stradale (per un totale 477 miglia, pari a 770 km) alla ragguardevole media di 113,6 km/h, a testimonianza delle notevoli doti velocistiche e di robustezza della sua F2. Sembra poco rispetto alle medie dei moderni G.P., ma era solo il 2 luglio 1907...

Il modello é stato prodotto in un unico colore: il rosso lacca.

Esistono, comunque, alcune varianti di questo modello. La prima serie si riconosce per la scritta "Dugu" in rilievo sul basamento del motore, per il piccolo gufo in rilievo, sempre sul basamento del motore ma nello spazio tra la vite e la manovella, per la scritta "Made in Italy" in rilievo sul tubo di scappamento, visibile anche osservando la macchinina dal lato sinistro, e per la scritta "FIAT F2" sul coperchio inferiore del differenziale (scatoletta rettangolare con vite di fissaggio). Soprattutto la visibilità della scritta Made in Italy senza rigirare il modello ha fatto gridare allo scandalo gli appassionati. Per questo la seconda serie (foto piccola, a sinistra) ha conservato tutte le scritte ma ha perso quella Made in Italy. La terza serie ha perso tutte le scritte e anche il logo, come si vede dall'immagine grande del modello rovesciato, qui a sinistra. La scatoletta più adatta al modello fotografato, visibilmente dell'ultima serie, dovrebbe essere quella a vetrinetta.