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Art.
4 - 1964
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DESCRIZIONE DEL MODELLO... |
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PARTICOLARI... |
Questo splendido modello, prodotto dal 1964, ha portato la DUGU al
vertice tra i produttori di modellini per collezionisti. Nessun altro
produttore, infatti, poteva vantare una simile ricchezza di dettagli
sapientemente riprodotti: strumentazione, cinghia ferma cofano in cuoio,
serpentini e tubazioni carburante in rame, trasmissione a doppia catena
in ottone, funzionante, pannellature laterali in tela, pneumatici scolpiti
in gomma, ecc. ecc. Più si guarda il modello, più si possono
apprezzare queste ed altre raffinatezze, trovandone sempre di nuove.
Eccezionale. Paragonabile a modelli prodotti a mano da abili modellisti,
ma al prezzo di circa 2000 Lire. Corpo vettura in metallo pressofuso (zamak) basamento, particolari
del motore, sedili, radiatore ecc. in plastica, striscia di vero cuoio
per la cinghia ferma cofano. |
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... E DELL'AUTO VERA | I COLORI | |
Il modello riproduce la vettura che vinse il Gran Premio di Francia
(a Dieppe, nel 1907) condotta da Felice Nazzaro. Erroneamente viene
chiamata "F2" come se F2 fosse il modello. In realtà
al G.P. di Dieppe parteciparono tre vetture Fiat che, sui rispettivi
radiatori, recavano la dicitura F1, F2 e F3. La F2 vinse e la F1 e la
F3 si ritirarono. La F1 guidata da Vincenzo Lancia, si ritirò
dopo 9 giri per rottura della frizione; la F3, guidata da Louise Wagner
si ritirò al terzo giro per noie alla distribuzione. Il modello
riprodotto dalla DUGU é custodito al Museo Giovanni Agnelli di
Torino (al tempo Museo Carlo Biscaretti di Ruffia). Felice Nazzaro, nel 1907, vinse anche la Targa Florio, in Sicilia,
e la Coppa dell'Imperatore (sul circuito del Taunus, in Germania). A
Dieppe percorse i 10 giri del circuito stradale (per un totale 477 miglia,
pari a 770 km) alla ragguardevole media di 113,6 km/h, a testimonianza
delle notevoli doti velocistiche e di robustezza della sua F2. Sembra
poco rispetto alle medie dei moderni G.P., ma era solo il 2 luglio 1907... |
Il modello é stato prodotto in un unico colore: il rosso lacca. Esistono, comunque, alcune varianti di questo modello. La prima serie si riconosce per la scritta "Dugu" in rilievo sul basamento del motore, per il piccolo gufo in rilievo, sempre sul basamento del motore ma nello spazio tra la vite e la manovella, per la scritta "Made in Italy" in rilievo sul tubo di scappamento, visibile anche osservando la macchinina dal lato sinistro, e per la scritta "FIAT F2" sul coperchio inferiore del differenziale (scatoletta rettangolare con vite di fissaggio). Soprattutto la visibilità della scritta Made in Italy senza rigirare il modello ha fatto gridare allo scandalo gli appassionati. Per questo la seconda serie (foto piccola, a sinistra) ha conservato tutte le scritte ma ha perso quella Made in Italy. La terza serie ha perso tutte le scritte e anche il logo, come si vede dall'immagine grande del modello rovesciato, qui a sinistra. La scatoletta più adatta al modello fotografato, visibilmente dell'ultima serie, dovrebbe essere quella a vetrinetta. |