Con i codici articolo "14" e "15" la Dugu produsse due diverse versioni dello stesso modello: la FIAT 509 del 1925 in versione chiusa e in versione torpedo, con capote abbassata. Il modello é bello, con pochi accessori, ma rispondente alla vettura originale, che era certamente economica: era spinta da un motore di meno di 1.000 cmc ed é stata, per l'Italia, il primo concreto esempio di motorizzazione di massa, dato che veniva venduta a rate grazie alla neocostituita finanziaria SAVA.

Il principale punto debole del modello é la targa posteriore sporgente, che forma un unico pezzo con la balestra posteriore sinistra e, quindi, con l'intero fondino. La lunghezza del modello, compresa la targa, corrisponde perfettamente alla lunghezza della vetrinetta in plastica. Il modello, pertanto, rimane fermo in posizione senza la necessità di elastici, spugnette o altre protezioni. Se si rompe la targa, invece, il modello é libero di muoversi, di danneggiarsi e di danneggiare anzhe la vetrinetta. E' bene che ne tenga conto chi deve spedire il modello per posta: si devono usare tutte le protezioni possibili perché se cede la targa il modello arriva semidistrutto.
Attenzione, inoltre, nel prendere il modello tenendolo per il tetto: a volte il tetto si sfila e ci rimane in mano, ma il modello cade e si rovina quasi certamente (quanto meno si spezza la targa).

Da notare, ancora, la presenza dei due punti di ancoraggio della capote a mantice, utilizzati solo sulla versione aperta. Inoltre, all'interno del modello, sono presenti sul pavimento i fori per il fissaggio delle leve del cambio e del freno, le quali erano però montate solo sulla versione aperta.

Corpo vettura in metallo pressofuso (zamak). Sedili, tetto e fondino in plastica. Ruote con cerchi in plastica nera e pneumatici in gomma nera, scolpiti. Mozzi delle ruote con dadi argentati.

La 509 A, costruita in 92.000 unità dal 1925 al 1929, fu una delle vetture più popolari degli anni '20 in Italia. Il motore era piccolo, ma brillante, e la carrozzeria poteva essere scelta in diverse versioni: Berlina a due porte, torpedo, sport spider, cabriolet, berlina 4 porte Weimann ecc. La versione custodita al Museo Giovanni Agnelli di Torino (al tempo Museo Carlo Biscaretti di Ruffia) é proprio la versione Weimann a 4 porte, ma la Dugu preferì realizzare il modello della versione berlina a due porte (#14) e torpedo (#15).

Specifiche tecniche
Carrozzeria: Berlina a due porte
Motore: 4 cil. vert., valvole in testa
Raffreddamento: ad acqua
Cilindrata: 990 cmc
Potenza: 22 CV, a 3.400 giri/min
Accensione: a magnete, A. T.
Frizione: monodisco a secco
Cambio: 3 marce più retromarcia
Trasmissione: cardanica
Velocità massima: 78 km/h
Peso: 795 kg

Il modello é stato prodotto in un unico abbinamento di colori: il rosso scuro con tetto nero. Sedili, parafanghi, fondino e cerchi ruota neri.

Il modello, uscito nel 1967, ha da subito avuto la scatoletta in plastica trasparente, con base colorata e sovrascatola finestrata in cartoncino. La scatola era generica e il mdello era riconoscibile solo dall'etichetta applicata sul plexiglass. A tal proposito ricordo che l'etichetta applicata può essere di due tipi, con e senza il numero di codice articolo, entrambi fotografati più su.