|
Art.
15 - 1967
|
|
DESCRIZIONE DEL MODELLO... |
|
PARTICOLARI... |
Con i codici articolo "14" e "15" la Dugu produsse
due diverse versioni dello stesso modello: la FIAT 509 del 1925 in versione
chiusa e in versione torpedo, con capote abbassata. Il modello é
bello, con pochi accessori, ma rispondente alla vettura originale, che
era certamente economica: era spinta da un motore di meno di 1.000 cmc
ed é stata, per l'Italia, il primo concreto esempio di motorizzazione
di massa, dato che veniva venduta a rate grazie alla neocostituita finanziaria
SAVA. Da notare, ancora, che la capote é fissata a due piccoli rilievi della carrozzeria, presenti anche sulla versione chiusa. Inoltre, all'interno del modello, sono presenti sul pavimento le leve del cambio e del freno. Sulla versione chiusa le due leve non erano montate, ma erano comunque presenti i fori sul pavimento per una loro possibile applicazione. Corpo vettura in metallo pressofuso (zamak). Sedili, capote e fondino in plastica. Ruote con cerchi in plastica nera e pneumatici in gomma nera, scolpiti. Mozzi delle ruote con dadi argentati. |
|
|
... E DELL'AUTO VERA | I COLORI | |
La 509 A, costruita in 92.000 unità dal 1925 al 1929, fu una
delle vetture più popolari degli anni '20 in Italia. Il motore
era piccolo, ma brillante, e la carrozzeria poteva essere scelta in
diverse versioni: Berlina a due porte, torpedo, sport spider, cabriolet,
berlina 4 porte Weimann ecc. La versione custodita al Museo Giovanni
Agnelli di Torino (al tempo Museo Carlo Biscaretti di Ruffia) é
proprio la versione Weimann a 4 porte, ma la Dugu preferì realizzare
il modello della versione berlina a due porte (#14) e torpedo (#15).
|
Il modello é stato prodotto in un unico abbinamento di colori: il rosso scuro con tetto nero. Sedili, parafanghi, fondino e cerchi ruota neri. Il modello, uscito nel 1967, ha da subito avuto la scatoletta
in plastica trasparente, con base colorata e sovrascatola finestrata
in cartoncino. La scatola era generica e il mdello era riconoscibile
solo dall'etichetta applicata sul plexiglass. A tal proposito ricordo
che l'etichetta applicata può essere di due tipi, con e senza
il numero di codice articolo, entrambi fotografati a fondo pagina. |