Il modello, piccolino ma molto dettagliato, é molto bello. Ogni dettaglio é curato minuziosamente e ci sono poche "licenze" rispetto all'originale. La principale é forse la mancanza della capote che si ripiegava sulla carrozzeria, subito dopo i due sedili.

I modelli Dugu, in genere, non hanno parti apribili. Questo fa eccezione: cofano apribile in due metà, portiere apribili. Il modello prodotto dalla Mercury ha anch'esso le portiere apribili, ma il cofano motore si asporta in un unico pezzo
(ha però apribile anche il cofano posteriore). Il modello Dugu é più realistico e viene voglia di aprire il cofano per vedere tutti i dettagli del motore. Peccato, però, che il modello sia tutto di plastica, e quindi molto leggero. C'é sempre una certa ansia, un timore (fondato) che il cofano ci resti in mano.

La leggerezza porta fragilità. Non é facilissimo trovare la Coppa d'Oro perfetta al 100%. In genere, la prima cosa che si rompe é il terminale di scarico cromato. Subito dopo il parabrezza, che é regolabile in inclinazione ma é soggetto a staccarsi definitivamente. Quindi si staccano i fari, le due metà del cofano motore, i parafanghi da motocicletta, specialmente quelli posteriori. Le ruote, poi, perdono la cromatura, si storcono, si staccano e spesso si squagliano, fondendo la gomma con la plastica della base o del cerchione. In definitiva, un modello per soli adulti, che lo maneggiano il meno possibile. Anzi, modello da vietare ai minori sia per il pericolo insito nella presanza di particolari piccoli e facilmente staccabili, sia per il grandissimo dolore che proverebbe un collezionista nel vedere un bimbo distruggere un modellino così bello.

Il modello veniva venduto con la scatoletta in plastica: base grigia o bianca, cupoletta in plexiglass, adesivo giallo e nero per riconoscere il modello, sovrascatola generica in cartoncino leggero, spugnetta sottile di protezione del modello.

Versione sportiva della Balilla, con carrozzeria SC (Spider Corsa) realizzata da Ghia, prodotta dal 1934 e utilizzata in varie competizioni sportive, quali la Mille Miglia, la Targa Florio, il giro automobilistico d'Italia (Coppa d'Oro del Littorio) e persino il Rallye di Montecarlo. La Versione spider corsa si distingue dalla spider per i parafanghi di tipo motociclistico.

Il modello riprodotto dalla DUGU é custodito al Museo Giovanni Agnelli di Torino (al tempo Museo Carlo Biscaretti di Ruffia).

Specifiche tecniche
Carrozzeria: spider, due posti
Motore: 4 cilindri, valvole in testa
Cilindrata: 995 cmc
Potenza: 36 CV a 4.000 giri/min
Accensione: a spinterogeno
Cambio: 4 velocità + retromarcia
Trasmissione: cardanica, posteriore
Freni: 4 tamburi, comando idraulico
Peso: 600 kg
Velocità: 115 km/h

Da notare che la versione 1934 si differenzia dalla versione precedente per il motore più potente, con valvole in testa anziché laterali, il cambio a 4 marce anziché a 3 marce, e le migliori prestazioni velocistiche.

Il modello é stato prodotto in un solo colore: il rosso vivo, parafanghi compresi. Fondino e arredamento interno sono sempre di colore nero.