Questo bellissimo modello, prodotto nel 1971, raffigura la mastodontica
vettura da record della FIAT , la S.76 del 1911, conosciuta anche come
FIAT 300HP RECORD o, anche, come "La Belva di Torino". Guardando
con poca attenzione il modellino si potrebbe pensare ad una macchina
grande più o meno come una formula 1. Ma osservate i due sedili
e immaginate in proporzione la dimensione dei piloti: in piedi, vicino
alla macchina, la loro testa raggiunge appena la parte superiore del
cofano. Un autentico mostro spinto da un quadricilindrico di oltre 28.000
cmc, (ben 7.000 cmc per cilindro!!)
Si tratta, comunque e purtroppo, dell'ultimo modello prodotto in serie
dalla Dugu. L'anno dopo, nel 1972, vide la luce un altro terribile mostro,
la Mefistofele, di cui furono approntati solo pochissimi esemplari perché
per la ditta si aprirono le vie del fallimento.
Il modello é molto pesante, in metallo pressofuso (zamak), con
particolari in ottone e in plastica. Semplice e robusto, con trasmissione
alle ruote posteriori ottenuta tramite le due catene, in plastica nera,
che collegano le corone dentate laterali ai mozzi delle ruote posteriori.
Anche se non si tratta delle catene in ottone della F2 o dei tricicli
Bernardi, si può comunque apprezzare che al girare delle ruote
posteriori le catene fanno veramente girare le due corone.
Ruote con cerchi in plastica e dado centrale cromato. Pneumatici in
gomma scolpita con grande realismo. Al solito, la plastica delle ruote
si deforma, scorre e cerca di fondersi con la gomma dei pneumatici e
con la base di plastica della confezione. La versione fotografata in
alto, nell'intestazione della pagina, ha le ruote in ottone, bellissime
e funzionali. Non so se si tratta di un esemplare di prova o se si tratta
dell'opera di qualche improvvisato carrozziere, ma la conservo sempre
perché é molto più bella dell'originale. I cerchi
ruota sono in perfetta armonia con i vari particolari in ottone. Un
modello fantastico a cui sono ormai molto affezionato.
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Vettura da record di velocità terrestre preparata dalla FIAT
nel 1911. Alcuni la confondono con la Mefistofele, ma si tratta di due
vetture completamente diverse.
Il modello riprodotto dalla DUGU doveva essere custodito al museo Biscaretti
di Ruffia negli anni sessanta, ma non ne trovo traccia nei cataloghi
di quel periodo. Probabilmente é stata rimossa.
Specifiche tecniche
Carrozzeria: vettura da record
Motore: 4 cil. verticali, biblocco
Cilindrata: 28.343 cmc
Potenza: 290 CV a 1.900 giri/min
Accensione: magnete a bassa tens.
Cambio: 4 velocità + retromarcia
Trasmissione: a doppia catena
Peso: 1.650 kg
Velocità: 300 km/h
Nel 1911, pilotata da Pietro Bordino sul circuito di Brooklands e sulla
spiaggia di Saltburn tocca i 200 km/h.
Nel 1912 il pilota francese Arthur Duray sul rettilineo di Ostenda raggiunge
la velocità di 225 Km/h.
Sempre nel 1912, a Long Island, percorre il miglio alla velocità
di 290 km/h.
Ecco perché la FIAT 300 HP RECORD, nota come Fiat S.76, veniva
chiamata "La Belva di Torino".
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Il modello é stato prodotto in una sola colorazione: il rosso
ceralacca, cerchi a raggi compresi.
I sedili sono sempre di colore nero. Accessori dorati in ottone (scarichi
laterali, cornice radiatore, tappo radiatore, dadi delle ruote, leve.
La scatoletta é sempre quella a vetrinetta (base in plastica
e cupolina trasparente) con sovrascatola in cartoncino colorato e ampia
finestra laterale. Vetrinetta e sovrascatola sono generiche: il modello
é presentato solo dall'etichetta adesiva applicata alla cupoletta
trasparente.
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