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LANCIA THETA - 1914

Art. M11 - 1968
DESCRIZIONE DEL MODELLO...





PARTICOLARI...

Bella, grande, con pochi fronzoli, ma costruita con cura. Abbastanza facile da trovare in perfette condizioni e con la sua scatoletta in condizioni molto buone. Troppo fragili i supporti del pneumatico di scorta.

Bello il radiatore e il gruppo dei fari.
Targa "464TP" sia anteriore che posteriore.
Le ruote sono accettabili e dispongono di pneumatici in gomma scolpita, come sui modelli della serie principale. La versione custodita al Museo ha le ruote a reggi metallici, ma l'autotelaio della Theta era fornito normalmente con ruote a raggi di legno. La Dugu adottò queste ultime, soprattutto perché le stesse ruote le montava su altri modelli.

Il fondino é molto economico, liscio, abbellito solo dal sottile (e fragile) tubo si scappamento. Non c'é traccia di altri organi meccanici.

Corpo vettura in metallo pressofuso (zamak). Fondino in plastica che incorpora parafanghi e predellini. Tetto in plastica nera. Sedili, volante, radiatore, in plastica. Leve del freno esterno e cornice del parabrezza dorati.
Ruote con cerchi in plastica e pneumatici in gomma scolpita.

Come giudizio complessivo direi che il modello, pur restando di diritto nella serie economica (serie Museo) é comunque molto bello. Diciamo che ci si affeziona facilmente.








... E DELL'AUTO VERA I COLORI

Fu il primo grande successo della Lancia, prodotta dal 1913 al 1918 in quasi 1700 esemplari. Un record per il periodo, soprattutto se si considera il fatto che si tratta di una vettura di lusso. Detiene anche un altro importante record: fu la prima vettura europea ad avere l'impianto elettrico inglobato direttamente nella carrozzeria. L'impianto, a 6 volt, era di derivazione americana e comprendeva anche il motorino elettrico di avviamento con comando a pedale. Per questo il modello non disponeva della classica "manovella", fornita nella sacca attrezzi a corredo della vettura, ma utilizzata solo per le emergenze.

Il modello riprodotto dalla DUGU é custodito al Museo Giovanni Agnelli di Torino (al tempo Museo Carlo Biscaretti di Ruffia). Si tratta di una splendida versione "limousine" la cui carrozzeria é stata reaizzata dalla "Carrozzeria Italiana Cooperativa di Torino", divenuta poi "Carrozzeria Balbo".

Specifiche tecniche

Motore: 4 cil. vertic., monoblocco
Cilindrata: 4.940 cmc
Potenza: 70 CV a 2.200 giri/min
Cambio: 4 velocità + retromarcia
Frizione: dischi metallici multipli
Trasmissione: cardanica
Velocità massima: 110 km/h
Peso 1.150 kg
Ruote con cerchi a raggi metallici
Freni: sulle ruote posteriori, con comando a leva. Un secondo freno, a pedale, agiva sulla trasmissione.

Il modello é stato prodotto in un unico colore: il rosso mattone. Tetto nero, parafanghi, predellini e cerchi ruota e sedili neri.

Scatoletta tipica della serie "Museo", del tipo che gli inglesi definiscono "closed box", cioé senza finestra.
D'altra parte, la finestra serviva principalmente per vedere di che colore era il modellino, ma le Theta Dugu erano tutte uguali.