E' il terzo modello della serie, del 1966.
Nelle foto si vedono le scatolette del primo tipo, bianche, con la
foto dell'automobile vera, quelle del secondo tipo, marroni, finestrate,
con l'immagine del modellino, e, al centro, quella tipo blister, in
cartoncino e celluloide, della serie Europa. Nelle foto di
gruppo manca sia la Giulia color oro, sia quella bianca, entrambe
visibili nelle foto più in basso.
I modelli hanno le portiere apribili (con le
cornici dei finestrini), i fari e la calandra cromati e le sospensioni.
Il fondo è nero, in metallo verniciato, ed è fissato
con due viti con la testa a croce, cromata. I paraurti sono in metallo
e le luci posteriori sono dipinte di rosso. Il volante è dello
stesso colore dei sedili (non reclinabili) e degli interni. Le ruote
hanno i pneumatici in gomma. Nella parte posteriore, sul bordo del
cofano, c'è la scritta "Giulia TI". Tale scritta
scomparirà nel tempo, in occasione di un rifacimento degli
stampi del cofano, negli anni settanta. Se ne deduce che i modelli
con la scritta sono tutti antecedenti rispetto a quelli che non ce
l'hanno. Qui sotto, il modello grigio ha la scritta, il modello blu,
invece, no. Il modello blu è più recente, come si evince
anche dalle luci non verniciate e dal fondino cromato.
I modelli da abbinare alla scatoletta
bianca, non finestrata, hanno le ruote del primo tipo, con il cerchione
bombato, liscio e cromato, oppure i cerchi del secondo tipo, piatti,
argentati con 5 feritoie. L'abbinamento con la scatoletta bianca è
corretto per entrambe le tipologie di ruota. Nelle primissime versioni
manca il codice A3 nel fondino e le ruote sono bombate.
Qui sopra, una Giulia molto rovinata,
ma molto importante come testimonianza: la Giulia della prima serie
(scatola bianca, ruote bombate cromate, senza la scritta A-3 sul fondino
ecc.) è stata prodotta dalla Mebetoys anche nel colore bianco.
Confronto tra la Giulia
verde medio metallizzato, con scatoletta marrone, e la Giulia verdone
scuro, con scatoletta bianca. Notare nel modello verde le ruote
piatte senza la verniciatura in argento, mentre nel modello verdone
scuro, della primissima serie, le ruote sono bombate, lisce e cromate.
Qui sotto, i fondini dei due modelli: si nota nel modello a sinistra
il codice "A-3" posto a sinistra della vite di fissaggio.
Altri colori per la Giulia,
da abbinare alla scatoletta marrone, finestrata, con l'immagine del
modello e non dell'auto vera. I modelli hanno le ruote del secondo
tipo, piatte, lisce con 5 finestrelle. Manca, però, l'argentatura.
Su tutti è presente la scritta GIULIA TI.
Ancora un altro colore
per la Giulia, molto bello e poco comune: rosso ruggine metallizzato.
La scatoletta da abbinare è quella in plastica. Da notare le
ruote a 10 fori e il fondino cromato.
Le due Giulia qui sopra
sono molto più recenti, serie Europa. Quella blu ha il fondo
cromato e i fari posteriori non dipinti. Le ruote sono dell'ultimo
tipo, con parte centrale del cerchio in risalto e molti fori circolari
tutto intorno. Le porte conservano la cornice del finestrino.
Le scatoletta ha la base di cartone e la cupoletta in celluloide.
Quella bordeaux, invece, raffigura la
Nuova Giulia Super ed è più recente ancora: ha le ruotine
veloci, il fondo e i paraurti in plastica ecc. Il cofano posteriore
è spianato e la calandra è di nuovo tipo. Questi modellini,
che riportano comunque il codice A-3, valgono molto meno degli altri.
Notare, qui sotto, le immagini di un modello blu metallizzato, con
i dettagli della calandra e del fondino in plastica, completamente
rifatto. Molto brutte le ruotine veloci, in plastica, con la cromatura
che si rovinava quasi subito.
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