Come tredicesimo modello della serie in scala 1/43, la Mebetoys scelse di riprodurre la Opel Kadett, optando per la versione Coupè prodotta dal 1965 al 1970, la cosiddetta "Kiemencoupé", caratterizzata dalle feritoie a branchie di squalo poste sul montante posteriore subito dopo il finestrino posteriore. Forse proprio la più bella della famiglia delle Kadett "B", anche se all'epoca non suscitò grandi passioni per via della cilindrata bassa e della sua vocazione utilitaria che mal si raccordava con l'elegante linea. La realizzazione della versione Rallye (riprodotta anch'essa dalla Mebetoys), con cilindrata di 1900 cmc, riposizionò il modello ad un livello di maggiore prestigio.

Il modellino é ben riprodotto, anche se non è certamente la migliore realizzazione della Mebetoys. Le belle portiere con cornice del finestrino sono ormai solo un tenue ricordo, parzialmente compensato dalla possibilità di aprire i due cofani e di poter vedere la riproduzione del propulsore. Ma il motore di una Kadett non è certo quello di una Lamborghini, e la sua riproduzione in plastica cromata da la sensazione di un motore generico, messo tanto per dire che c'é.
Anche il bagagliaio lascia un po' a desiderare: quello della Kadett era decisamente enorme, molto alto e soprattutto profondo, mentre quello del modellino non si protrae sotto la cappelliera e risulta di conseguenza molto sproporzionato, piccolissimo.

All'interno dell'abitacolo i sedili hanno lo schienale reclinabile. La leva del cambio è riportata, in plastica cromata con stelo lungo e pomello rotondo, a palla. Nell'ultima produzione la leva diventa più corta e viene modificata anche la forma del pomello. Il cruscotto non è un gran che, vista l'impossibilità di allungare le gambe. Ma almeno il volante è ora realizzato come un pezzo a parte, di colore nero, forse troppo grande (la dimensione si riduce un po' nell'ultima produzione).

All'esterno troviamo i paraurti in metallo cromato, caratterizzati da enormi rostri. Il paraurti anteriore ha il portatarga, ma sul modellino non è mai stata prevista la targa anteriore. La mascherina è anch'essa in metallo cromato e comprende i fari, cromati anch'essi. Probabilmente la mascherina è troppo sottile rispetto all'altezza del frontale, per cui la "somiglianza" col modello vero è molto sommaria e il modellino sembra quasi senza fari. Oggigiorno i fari sono sempre più piccoli ma, al tempo, erano molto grandi e presenti nel frontale di ogni auto.
I lampeggiatori laterali anteriori e le luci posteriori sono dipinti di rosso. La targa posteriore è in carta adesiva nera.

Il fondino del modellino è nero, in metallo verniciato, ed è fissato con una sola vite, del tipo con testa a croce, posta anteriormente. Il codice articolo, A-13, è riportato sul fondino in tutte le versioni prodotte. Sono presenti le sospensioni e le ruote hanno i pneumatici in gomma scolpita. I cerchi ruota sono inizialmente quelli piatti a cinque asole, poi quelli a sei asole e infine quelli a 10 fori.

Seguiamo l'evolversi del modello e della sua scatoletta. In realtà il modello è cambiato molto poco.

PRIMA SERIE. Scatoletta bianca. All'interno la leva del cambio ha lo stelo lungo e la manopola a palla. Il volante, nero, a tre razze, ha diametro grande. L'arredamento interno é bianco. Le targhe, in carta nera adesiva, sono del del tipo "MI D...".