CHEVROLET CORVETTE "RONDINE" PININFARINA - Art. A-22 del 1967
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La carrozzeria di questa splendida vettura è dovuta alla matita del designer americano Tom Tjaarda, scomparso nel 2017. Mi piace ricordare lo stile originale di Tjaarda, che si è sviluppato nel tempo proprio in Italia, inizialmente per la Ghia, poi per la Pininfarina, per la Fiat ecc. La "Rondine", chiamata così per la particolare forma dei due parafanghi posteriori, che ricorda la coda di una rondine, fu presentata dalla Pininfarina al Salone dell'Automobile di Parigi nel 1963 con un taglio spigoloso del lunotto posteriore, e ripresentata poi nel 1964 con la linea ammorbidita dal grande lunotto posteriore. La versione riprodotta dalla Mebetoys è proprio la versione del 1964. La vettura rimase nella collezione della Pininfarina fino al 2008, quando venne battuta all'asta per la riguardevole cifra di 1.600.000 dollari. La ricchezza di modelli fotografati in questa pagina lascerebbe intendere una notevole produzione industriale di questa Corvette, che rimase invece un esemplare unico. La caratteristica linea a coda di rondine della parte posteriore della vettura la ritroviamo però quasi immutata nella Fiat 124 Spider del 1965 e persino nella sua recente reedition in vendita oggigiorno negli autosaloni FCA.

Mi piace molto la A-22 Mebetoys, prodotta dal 1967. La linea originale della carrozzeria è ben riprodotta, elegantissima. Volendo criticare qualcosa direi che i fari non sono all'altezza del resto del modello. La versione originale aveva quattro fari, due per parte, circolari, seminascosti da una palpebra in metallo e protetti da un unico vetro, quasi invisibile. La Mebetoys avrebbe potuto mettere quattro strass con o senza la protezione in plastica. Invece ha messo solo una spessa protezione che restituisce l'immagine di una vettura con due soli fari, rettangolari. Peccato! Oltretutto i fari sono incollati e col tempo la colla ingiallisce (a volte in modo non omogeneo tra un faro e l'altro) togliendo certamente qualcosa alla bellezza della macchinina.

All'interno, invece, si nota il tentativo di riprodurre la caratteristica plancia a doppia palpebra tipica di tutte le Corvette. Sono stati utilizzati due diversi stampi per la carrozzeria (che comprende anche le due palpebre citate). Lo stampo del I tipo è stato utilizzato per due o tre anni, poi è stato cambiato. Prima dell'avvento della Mattel, quando ancora si utilizzavano le scatolette marroni finestrate. Non so quale sia il motivo.
Solo tre le aperture: le due portiere e il cofano anteriore con la riproduzione del motore cromato, arricchito dalla ventolina di raffreddamento del radiatore e dal gruppo spinterogeno e cavi candele. Entrambi questi accessori sono rossi. Devo però notare che il motore è un 8 cilindri a V (un Chevrolet da 350 HP) e dovrebbe avere ben otto cavi. Invece in genere ne ha solo sei, a volte quattro. Questo perchè il gruppo spinterogeno-cavi è intercambiabile con quello di altri modelli, la 1100, la Fulvietta ecc. e già in fabbrica preferivano mettere i cavi di qualunque tipo, purchè ci fossero. Inoltre, perdendo i cavi originali, la tentazione del proprietrario del modello di recuperarne altri da qualche rottame era forte, anche se il rottame era quello di una vettura a quattro cilindri.
La semplificazione dei modelli per ridurre i costi di produzione ha fatto sparire, nell'ordine: la ventolina rossa, il supporto della ventolina, i cavi delle candele, il supporto dei cavi delle candele. Molti cavi (e qualche ventolina) sono stati reintegrati dai proprietari su modelli che già in fabbrica li avevano dismessi.

Il volante ha un grande diametro ed è realizzato in plastica nera, con tre razze. E' rimasto quasi costante per tutta la durata della produzione, riducendosi a un piccolo volante cromato solo con la serie Gran Super. Ma a volte, probabilmente per indisponibilità dei volanti grandi, si trovano modelli con con volante nero, più piccolo. Capita più di frequente sui modelli con scatoletta generica (ad esempio, quella "bollino").
La leva del cambio, inizialmente a stelo lungo, viene sostituita con quella a stelo corto sui modelli del periodo di passaggio alla Mattel, verso il 1970. Resterà a stelo corto per il resto della produzione.
Le luci posteriori, sia quelle allungate che quelle rotonde, sono smaltate di rosso. Solo nell'ultima produzione, nella serie Gran Super, si trovano spesso modelli con luci non smaltate.
Il fondino del modello è verniciato di nero ed è quasi liscio: viene movimentato più dalle scritte che dalla riproduzione di organi meccanici. Si fissa alla scocca con due viti cromate, del tipo con testa a croce. Presenti ovviamente le sospensioni. Le ruotine hanno pneumatici in gomma nera, molto larghi, e cerchi a raggi, molto belli.
La targa posteriore é italiana, in carta nera adesiva, del tipo "MI D..." sui primi modelli e, come consuetudine, veniva aggiornata al trascorrere del tempo (vedi tabella sottostante).
Altri dettagli possono essere desunti direttamente dalle immagini.


Proseguiamo nella descrizione seguendo cronologicamente l'evolversi delle scatolette. Le prime sono quelle marroni finestrate della serie "1-26 tipo a", cioè senza il codice articolo riportato al centro dell'occhio Mebetoys. Successivamente sono state usate le "1-27". In queste scatole si trovano modelli con stampi del primo tipo, volante grande, leva del cambio lunga. Solo nelle ultime si trova anche qualche modello nato da stampi del II tipo. L'arredamento interno può essere bianco avorio, rosso o marrone chiaro. Con le "1-26a" si abbinano preferibilmente i modelli con cavi delle candele e ventolina rossa. Con le "1-27" si trovano modelli privi di ventola, ma ancora provvisti di cavi.

Subito dopo la conclusione della vendita alla Mattel vennero realizzate le scatolette più grandi, gialle, finestrate che riportano traccia immediata del cambio di proprietà: si legge, infatti, "Mebetoys S.p.A. - A subsidiary of Mattel Inc." anche se restano in bella mostra sia il marchio che il logo Mebetoys. Cambiare il fondino del modello richiede tempi più linghi e per questo il fondino resta ancora lo stesso già visto nelle scatolette marroni. Lo stampo è del II tipo, il volante è quello nero grande e la leva del cambio è a stelo corto. Nel cofano motore si trovano, ogni tanto, i cavi delle candele, mai il ventolino e quasi mai il supporto per applicarlo.

Si trovano poi le versione Mattel-Mebetoys con scatoletta anonima in plastica, che in genere hanno la base bianca e il bollino tondo applicato sul coperchio. Il modello non subisce grosse variazioni, ma il volante in qualche caso diventa più piccolo, rimanendo nero.

Si adottarono, infine, le scatolette della serie Gran Super, con base in plastica rossa e coperchio trasparente. Il modello non cambia molto, ma perde il meccanismo che solleva il cofano all'apertura della portiera sinistra e le luci posteriori non sono più smaltatre di rosso. Il volante è piccolo, ma in plastica cromata. Nessuna traccia di accessori nel motore, e neanche dei rispettivi supporti. Fondino nero.

Non può mancare un cenno ai modelli prodotti per conto della francese "Solido" e venduti come "Solido A-22" al Salone del Giocattolo di Parigi del 1970. Le scatolette sono realizzate con base in plastica e coperchio basculante trasparente, sul tipo di quelle generiche, impilabili, vendute singolarmente dalla Solido. Il nome del modello è impresso sulla spallina verticale della base. Il modello contenuto nella scatola è identico al solito "A-22" del periodo pre-Mattel, compreso il colore della carrozzeria.

COLORI CONOSCIUTI

SCATOLE MARRONI FINESTRATE

- Bianco
- Ocra
- Rosso
- Oro metallizzato
- Grigio metallizzato
- Blu petrolio metallizzato
- Blu metallizzato
- Verde metallizzato
- Verde petrolio metallizzato

SCATOLA GIALLA GRANDE
- Rosso
- Oro metallizzato
- Grigio metallizzato
- Verde metallizzato
- Blu petrolio metallizzato
- Blu metallizzato

SCATOLE IN PLASTICA

- Rosso metallizzato
- Oro metallizzato
- Verde metallizzato
- Blu elettrico metallizzato
- Grigio metallizzato

SCATOLE "GRAN SUPER" IN PLASTICA
- Rosso metallizzato
- Blu elettrico metallizzato
- Verde metallizzato

SCATOLA"SOLIDO" IN PLASTICA
- Tutti i colori previsti con le scatolette marroni finestrate e ancora utilizzati nel 1969-1970-

SCATOLA MARRONE FINESTRATA




SCATOLA GIALLA GRANDE

SCATOLA IN PLASTICA "BOLLINO"

SCATOLA "GRAN SUPER" IN PLASTICA

SCATOLA SPECIALE "SOLIDO" IN PLASTICA

















MARRONE FINESTRATA
GIALLA GRANDE
PLASTICA
"BOLLINO"
PLASTICA
GRAN SUPER
SPECIALE
SOLIDO
 
Colore degli interni
AVORIO
ROSSO
MARRONE CH.
AVORIO
ROSSO
MARRONE CH.
AVORIO
MARRONE CH.
MARRONE CH.
MARRONE CH.
AVORIO
MARRONE CH.
Leva del cambio cromata
LUNGA
LUNGA
LUNGA/CORTA
CORTA
CORTA
LUNGA
Volante
Nero grande
Nero grande
Nero grande
Nero gr./picc.
Cromato picc.
Nero grande
Tipologia dello stampo
I
I/II
II
II
II
I
Apertura cofano automatica
SI
SI
SI
SI
NO
SI
Codice articolo
A-22
A-22
A-22
A-22
A-22
A-22
Luci post. verniciate
SI
SI
SI
SI
NO
SI
Cavi delle candele
SI
SI/NO
SI/NO
NO
NO
SI
Ventolino per il radiatore
SI
NO
NO
NO
NO
NO
Fondino nero
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Fondino cromato
-
-
-
-
-
Pneumatici gomma
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Cerchi ruota a raggi
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Ruote veloci (plastica)
-
-
-
-
Targa nera in carta
"MI D..."
"MI D,E,F..."
"MI F,G..."
"MI H,K..."
"MI P..."
"MI E..."
Targa stampata
-
-
-
-
-
-

Tre colori possibili per l'arredamento interno: il bianco (in realtà è avorio), il marrone chiaro e il rosso. Dalle scatolette in plastica in poi, gli interni sono sempre merroni. La leva del cambio può essere lunga (a sinistra) oppure corta. La regola ha varie eccezioni, ma in genere la leva lunga si trova nelle scatolette marroni finestrate.
I tre tipi di volante: nero grande, nero piccolo e cromato piccolo. Il primo è il più diffuso, quelli piccoli si trovano, a volte ma non sempre, con le scatolette in plastica. Due stampi diversi: il primo tipo, a sinistra. si riconosce per il cruscotto più profondo. Il secondo tipo lo ha più stretto e le due palpebre rimangono sporgenti verso l'interno.

SCATOLA MARRONE FINESTRATA
Un bel modello di colore blu petrolio metallizzato, con interno rosso. L'interno rosso lo si trova solo sulle prime serie, con stampi del I tipo, volante grande, cambio lungo. Anche l'interno bianco (in realtà è avorio) è utilizzato fin dalle prime serie, ma lo anche sulle altre, dove, comunque, il colore più ricorrente è il marrone chiaro.
Il fondino, nero, è fissato con due viti su tutte le versioni. Notare il nome del modello "Corvette Rondine Pininfarina", senza "Chevrolet" e con "Pininfarina" stilizzato. Le due scatolette finestrate. La prima (una "1-26" tipo "A") ha "Pinin" e "Farina" separati. La seconda (una "1-27") ha la scritta corretta, stilizzata, "Pininfarina".

SCATOLE GRANDI GIALLE
Questo modello è identico a quello della serie precedente, ma ha lo stampo del II tipo, gli interni marrone chiaro, il motore senza i cavi rossi e senza il ventolino. Anche il fondino è ancora quello nero della serie precedente. Non cambierà neanche nelle versioni con scatola in plastica (che spesso hanno adottato il fondino cromato).

SCATOLE IN PLASTICA "BOLLINO"
La scatola "BOLLINO" é quella in plastica, con il nome e il codice del modello che appaiono solo sul "bollino" tondo adesivo. Lo stampo è chiaramente quello del II tipo. Come già ho scritto in precedenza, anche con le scatolette anonime in plastica il fondino è rimasto nero come i precedenti. Volante nero, grande; cambio a leva corta.

SCATOLE "GRAN SUPER" IN PLASTICA
Il modello é un po' semplificato: perde l'automatismo che solleva il cofano aprendo la porta sinistra. Il motore non ha i cavi e neanche il supporto per fissarli. Cambio corto. Le luci posteriori sono più verniciate con la carrozzeria ma la targa nera, adesiva, rimane (Nella foto, un modello "Gran Super" con targa "MI P8..."). Il fondino è nero.

SCATOLE SPECIALI "SOLIDO" IN PLASTICA
Anche la Corvette "Rondine" è stata esposta al Salone del Giocattolo di Parigi del 1970 con il marchio "Solido" e la statoletta impilabile. Il modello è identico a quello in produzione "pre-Mattel", realizato con stampo del I tipo e dotato di volante nero grande, cambio a leva lunga, cavi delle candele e cofano ad apertura automatica. Il fondo della scatoletta. Notare l'originale fissaggio dell'elastico con due frecce in plastica nera. In altri modelli simili a questo ho trovato l'elastico disposto al contrario e senza frecce: cioè l'elastico che entra (anzichè uscire) dai due fori e si aggancia alle ruotine (soluzione tra l'altro più economica perchè ottenuta senza le due frecce).