E' il quinto modello della serie, presentato nel 1962, e raffigura
la vettura progettata da Jano e vincitrice di vari Grand Prix dal
1932 al 1935 alla guida di Nuvolari, Varzi ed altri. Il motore, di
cilindrata inferiore ai 3 litri in ossequio ai regolamenti dell'epoca,
sfoggiava 8 cilindri in linea con doppio albero a camme in testa che,
grazie alla sovralimentazione assicurata dai due compressori volumetrici,
raggiungeva la potenza di 180 cavalli. La caratteristica principale
di questa vettura era la posizione avanzata del differenziale e lo
sdoppiamento dell'albero di trasmissione: due alberi, disposti a V
stretto, fornivano la coppia alle ruote posteriori. Questa caratteristica
consentiva di abbassare il sedile del pilota e assicurava un abbassamento
del baricentro e una migliore aerodinamica. La RIO, realizzando il
modello, ha colto bene lo sdoppiamento dell'albero, come ben si evince
dalla foto del fondino.
Il modello è ben fatto, con corpo
vettura in zamac e accessori vari in plastica. I pneumatici sono in
gomma con battistrada scolpito e i cerchi a raggi, in plastica, sono
cromati. Il telaio, grigio, é in plastica. Interno nero con
volante a quattro razze. Sui fianchetti le classiche decal triangolari
col quadrifoglio verde, simbolo storico della squadra corse Alfa Romeo.
Il modello raffigurato nelle immagini
é della seconda serie e risale agli anni settanta-ottanta.
Lo si desume dalla scatoletta più grande che ospita la scatola
interna in plastica trasparente. Il modello é tenuto fermo
da una striscia di spugna. La prima serie aveva la scatoletta piccola
che ospitava direttamente il modellino, senza ulteriori protezioni.
Per la datazione del modello e per il corretto abbinamento con la
scatoletta del secondo tipo si verifichi che le viti di fissaggio
abbiano la testa a croce. I modelli della prima serie hanno le viti
con la testa a taglio.
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